Un esemplare protetto di capriolo garganico, specie simbolo del Parco Nazionale del Gargano in quanto specie autoctona a rischio di estinzione, è stato ritrovato in un’area recintata dove era tenuto in cattività da un allevatore.
Si tratta di una femmina di circa 1 anno catturata in tenera età ed allevata in una area confinata ai margini della foresta.
Il piccolo “bambi” del Gargano, così lo hanno battezzato i forestali, risponde al rischiamo dell’allevatore e rappresenta il primo esemplare allevato in cattività di cui si ha notizia nel Parco Nazionale del Gargano.
L’animale è importantissimo per lo studio scientifico della popolazione di capriolo Garganico specie autoctona del territorio, rimasta isolata dal resto dell’Italia e quindi non inquinata geneticamente, perché può fornire informazioni utili dal punto di vista genetico, morfologico ed etologico.
Sul Gargano la sua presenza è circoscritta alla Foresta Umbra e alle zone limitrofe nella faggeta d’alto fusto e la sua presenza nel territorio del Parco testimonia l’esistenza di un habitat intatto e adeguato alle esigenze alimentari della specie.
L’importanza del ritrovamento è anche dovuta al fatto che essendo l’animale “avvicinabile”, consente una serie di verifiche sino ad ora difficili senza catture traumatizzanti; basti pensare alla difficoltà nel reperire anche solo foto di capriolo garganico ritratte in natura.
Resta da comprendere se anche il “bambi” del Gargano sia rimasto privo della madre per colpa dei bracconieri, e quali siano state le circostanze che hanno portato alla sua cattura.
Per il momento la giovane femmina di capriolo è stata messa in sicurezza dal Corpo forestale dello Stato, che lo ha reso disponibile ai veterinari del Parco e al Centro Studi Naturalistici, tempestivamente informati del ritrovamento che ne verificheranno lo stato di salute dell’animale e valuteranno le successive azioni.
Il Presidente del Parco, l’avv. Pecorella, prontamente avvisato, ha ringraziato il Comandante Malaspina del Corpo Forestale per la brillante operazione di rinvenimento, ed ha sottolineato l’importanza sul territorio della presenza e dei risultati della Forestale. Ha aggiunto, inoltre, la necessità di garantire le cure e le attenzioni necessarie da prestare alla giovane del capriolo, raro esempio di animale selvatico diventato domestico con le attenzioni dell’uomo. Certo, dovranno essere verificate le circostanze inerenti il ritrovamento in stato di cattività dell’animale che è bene ricordare essere specie protetta.
Meno male che ogni tanto si sentono e vedono delle belle e buone notizie provenienti dal nostro, per altre tragiche notizie, vituperato Gargano.