Domenica 22 Dicembre 2024

Ipogei o immondezzai?

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Ipogei paleocristiani o immondezzai contemporanei? Tutte e due: nel senso che la base è in effetti un ipogeo, quello assiso nella pineta di Siponto, risalente agli inizi della cristianità di Siponto, l’uso a deposito di immondizia è dei giorni nostri. La foto che mostriamo è eloquente e inconfutabile.

Una situazione incresciosa (per non aggiungere altro) ormai radicalizzatasi. Ed è lo spettacolo, si fa per dire, che si offrirà a quanti parteciperanno alla Via Crucis vivente che si terrà lunedì 14 con  inizio alle ore 20, predisposta dalla Comunità parrocchiale Santa Maria Regina di Siponto.

A Siponto, nella località Scoppa, gli ipogei sono due: quello appena indicato e l’altro poco più avanti. L’area è ormai antropizzata da tempo. Una operazione che ha cancellato gran parte di quelle testimonianze che riportano agli albori della civiltà sipontina. Di quelle opere primitive è rimasta qualche traccia delle tombe sparse e per l’appunto quei due ipogei che la sensibilità e l’accortezza dei responsabili della città di tempi ormai andati, ha suggerito di evidenziati e preservarli con una recinzione e, almeno per uno, anche di una copertura. Nel secondo ipogeo c’era anche un ricco mosaico che era stato protetto con una armatura in ferro: l’uno e l’atro ormai scomparsi grazie all’incuria degli uomini che ha favorito l’alterazione del tempo. La scena che si offre agli occhi di quanti si soffermano nella aspettativa di vedere una vestigia antica, è davvero desolante e mortificante.

Sorte non meno diversa è toccata naturalmente anche all’ipogeo più consistente posto a qualche centinaio di metri ad ovest della provinciale per Foggia. Detto Capparelli per la località che lo ospita. Per quest’ultimo c’è il finanziamento di un progetto per realizzare le opere che lo dovranno liberare dall’abbandono e conseguente rovina in cui è stato lasciato, e rimetterlo in sesto dotato di tutti gli accorgimenti tecnologici per renderlo usufruibile dal pubblico.   Ipogeo 2 di Siponto

Per gli ipogei di Siponto non occorrono progetti e stanziamenti di fondi, ma solo una metodica ripulita così come meriterebbero tanti altri luoghi non solo di Siponto. La cura ordinaria del patrimonio di memoria della storia locale, può fare da deterrente all’incivile accanimento di quei vandali che costituiscono la mano esecutiva di quell’incuria di cui si diceva innanzi.

In ogni caso a rimetterci è quell’immagine di Manfredonia e territorio che non si riesce a tutelare e valorizzare con opportune e mirate iniziative mondate di quegli aspetti propagandistici e autoreferenziali. Queste attenzioni più di altre vanesie e superficiali possono alzare la cifra dell’apprezzamento turistico e degli stessi cittadini.

Michele Apollonio

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Commenti

  • Vergogna. La spiaggia come è messa? Molte strade della città come sono messe? Ormai se ne sbattono e non fanno niente. Ma perché i signori politici non intervengono? A la città la frequentano o no?

    Giuseppe 14/04/2014 15:02 Rispondi
  • Fatevi un giro a Pasquetta, altro che differenziata……….

    GinoNovara 14/04/2014 13:31 Rispondi

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