La cura Vadacca continua a far bene al Manfredonia che, dopo aver vinto a Pozzuoli, in casa della Putealana, era atteso al delicato match casalingo contro il Grottaglie, diretta concorrente alla salvezza diretta anche se dietro di sei punti rispetto ai Sipontini. Le squalifiche contemporanee di Gentile, Romito e D’Ambrosio hanno quasi annientato il centrocampo del Manfredonia e hanno costretto mister Vadacca ad inventarsi ruoli per alcuni dei calciatori più duttili.
L’undici messo in campo da “Re Manfredi” al centro del campo ha visto l’esordio al Miramare di Michele Scarano e la conferma del sempre più convincente Matteo Totaro. A “dare una mano” alla fase difensiva Giuseppe Coccia e Ciccio Portosi, schierati come esterni alti, ma a loro Massimiliano ha chiesto di tenere a bada non solo gli esterni bassi avversari ma anche la zona centrale, dove i due centrocampisti superstiti avrebbero potuto avere delle difficoltà per la inferiorità numerica in quella zona.
In campo le cose hanno funzionato meglio di quanto avesse previsto il neo tecnico sipontino. La maggiore accortezza difensiva ha concesso pochissimo al modesto Grottaglie, senza dubbio la squadra più debole vista al Miramare: lenta ed impacciata dietro e evanescente avanti.
Fino al 24’ pt il Manfredonia ha subito la debole iniziativa tarantina che, al 12’ pt, ha costruito la prima azione offensiva con Prete che ha lanciato Manzella sulla fascia destra, sul cross basso dell’esterno alto Carbone è arrivato lento e ha concluso debolmente tra le braccia di Maggi. Al 16’ pt uno scarico di Carbone ha portato al tiro Manzella la cui conclusione non ha impensierito il portiere sipontino. Al 22’pt è stato De Toma, in appoggio alla fase offensiva, a calciare forte dall’interno dell’area di rigore, anche in questa circostanza Maggi è stato ben piazzato e ha parato con facilità.
Al 24’ pt Carminati che ha iniziato il suo show con un tiro che il portiere ospite, appostato sul palo più vicino, ha parato senza affanno. Dopo una conclusione al 27’ pt di Scarano, finita non molto lontana dal palo, al 44’ pt i Sipontini si sono portati in vantaggio: Carminati ha ricevuto palla e, dal vertice alto di sinistra, ha attraversato indisturbato, tutto la difesa tarantina fino ad entrare in area dalla parte opposta; la conclusione sul palo opposto a quello di tiro è stata forte e precisa, Maraglino, ha provato una inutile opposizione senza intercettare la palla.
Nella ripresa si è temuto che la sindrome del Miramare potesse colpire ancora. Mister Vadacca ha raccomandato hai suoi massima attenzione, soprattutto nelle coperture difensive . il Grottaglie si è rivelato la squadra più innocua tra quelle giunte al Miramare: sotto di una rete, per tutto il tempo non è riuscito a produrre nessuna azione pericolosa. Carminati, sul fronte opposto ha avuto un passo improponibile per i due centrali tarantini: dopo aver sfiorato il doppio vantaggio, l’attaccante del Donia lo ha raggiunto all’ 11’ st, lanciandosi come un felino su un assist verticale di Portosi, e superando Maraglino in uscita. A più di mezz’ora dal termine, Pettinicchio prima ha sbuffato poi ha provato a dare una volta alla gara con dei cambi che, invece, non hanno sortito alcun effetto sul rendimento della squadra. Vadacca è stato obbligato a cambi dettati dai crampi per stanchezza di Esposito prima, sostituito da un autoritario 97,Terminello, e Scarano dopo, rilevato da Balestrieri. Sul finale un esausto e generoso Ciccio Portosi ha lasciato il campo a Compierchio.
L’espulsione di El Kamc, ad 8’ dal termine, ha chiuso con anticipo una gara che il Manfredonia ha vinto con merito e molta disciplina tattica.
L’abbraccio della squadra al suo mister, dopo le due reti, è stato un segnale chiaro di quanto il Re sia entrato nel gruppo e che si sia guadagnato, in soli venti giorni, la stima e la fiducia di tutti.
Il tabellino (fonte: ASD MANFREDONIA CALCIO):
MANFREDONIA – GROTTAGLIE 2-0
MANFREDONIA CALCIO (4-4-2): Maggi; Palumbo, Corbo, Cuomo, Esposito (72′ Terminello); Portosi (68′ Compierchio), Scarano (81′ Balestrieri), Totaro, Coccia; La Porta, Carminati.
A disp. De Gennaro, Stoppiello, Monti, Casciani, Del Prete, De Rita.
All. Massimiliano Vadacca
ARS ET LABOR GROTTAGLIE (4-3-2-1): Maraglino; Botticini (77′ Danese), Panarelli, De Toma, Prete (58′ Faccini); Gnoni (58′ Pisano), El Kamch, Manzella; Carbone, Fumai; Albano.
A disp. Negretti, Aurelio, D’Arcante, Sanna, Collocola, Papa.
All. Giacomo Pettinicchio
ARBITRO: Arcangelo Vingo di Pisa (Pizzi-De Palma)
MARCATORI: 45′ e 57′ Carminati
AMMONITI: Corbo, Cuomo, Maggi, Balestrieri (M); Gnoni, De Toma, Manzella, Fumai (G)
ESPULSI: all’83′ El Kamch (G) per gioco scorretto
NOTE: Cielo sereno, terreno in sintetico. Spettatori 600 circa. Angoli 3-4. Recupero: 2′pt, 5′st.
Antonio Baldassarre