Andavano a prostitute e si ritrovavano vittime di furti e rapine ad opera delle stesse “lucciole”. E’ quanto scoperto dai carabinieri che hanno arrestato quattro rumeni, Gheorghe Matei, 24enne, Sandu Matei, 34enne, Daniel Ciprian Gale, 23enne, Marian Matei, 36enne e un albanese Eraldo Jaholli, 27enne (a capo dell’organizzazione), che decidevano la piazzola di sosta sulla circonvallazione di Foggia, tra via Lucera e via Napoli, dove far prostituire le donne e i clienti da derubare. I cinque stranieri sono accusati, a vario titolo, di sfruttamento della prostituzione, furti e rapine.
Il blitz dei carabinieri è scattato dopo le numerose denunce di uomini che raccontavano però false ricostruzione per evitare di dire di essere rimasti vittime delle rapine, durante la consumazione della prestazione sessuale. Dall’attività di prostituzione una parte del guadagno andava all’albanese. Ma le prestazioni sessuali non erano la principale fonte di guadagno. Le prostitute approfittavano per derubare ai clienti denaro contante, carte di credito e bancomat, ma anche cellulari e monili in oro. Le indagini sono partite proprio dal dato relativo all’incremento di furti e rapine ai danni di numerosi automobilisti sul tratto di statale interessato dall’attività illecita.
Tutti gli stranieri che commettono reati sia civili che penali devono essere rispediti al proprio paese di origine…. non è così che si ripaga l’ospitalità nel paese dove, non va dimenticato, si è giunti per lavorare e non delinquere. Ragion per cui … chi sbaglia, mentre ben accetti coloro i quali risiedono lavorando in quanto danno un contributo di crescita al paese che li ospita.
Per il caso specifico, cosa ci si aspetta se si frequentano determinati ambienti e donne dedite al mercimonio del proprio corpo.