L’inchiesta sulla morte del ragazzo sipontino tetraplegico morto per cause ancora tutte da accertare nella pediatria degli ospedali riuniti di Foggia ha portato all’emissione – come atto dovuto, ovviamente da parte della Procura di Foggia- di dodici avvisi di garanzia per omicidio colposo. Una dozzina tra medici, anestesisti, barellieri, infermieri saranno chiamati a rispondere all’ipotesi di accusa su eventuali comportamenti di imperizia, negligenza imprudenza. Per domani lunedì è stata disposta dal sostituto procuratore Bafundi l’autopsia presso l’obitorio di Foggia col perito nominato nella persona di Roberto Vaglio di Lecce che dovrà rispondere ai quesiti posti dal pm.
La tragedia – come si ricorderà- avvenne nel cuore della notte tra urla di disperazione e un reparto del policlinico riuniti- la pediatria – in subbuglio. Un ragazzo tetraplegico morto e i genitori – una coppia manfredoniana – a denunciare i medici, una inchiesta aperta dopo il sequestro della cartella clinica da parte delle volanti e il pubblico ministero di turno, Vincenzo Maria Bafundi, a disporre l’autopsia sul corpicino del ragazzo che ora si trova in una stanza d’obitorio. Come è potuto accadere? Saranno le perizie a stabilire eventuale sussistenza di imperizia, negligenza o impridenza da parte degli operatori sanitari che a turno si sono succeduti su quel ragazzo- G. F. -andato in crisi respiratoria prima di morire.Il ragazzino – stando alla cartella che ne registra l’anamnesi – era giunto al policlinico foggiano la mattina del 17 marzo per un blocco intestinale dopo un breve periodo di ricovero all’ospedale San Camillo di Manfredonia. I sanitari sipontini ne avevano disposto l’immediato trasferimento a Foggia a causa di una tosse piuttosto persistente. Nel capoluogo dauno la vittima è stata sottoposta ad accertamenti, nello specifico ad una tac al torace attraverso la quale i medici avevano diagnosticato una broncopolmonite. Subito dopo è stato trasferito in rianimazione dove era rimasto per una settimana. Dalla giornata del 28 marzo – asseriscono i medici del reparto- il giovanissimo tetraplegico era tornato in pediatria con una cannula tracheale. E lì ricoverato anche quando il papà che collaborava nell’assistenza aveva cominciato a riscontrare delle difficoltà nella aspirazione dei muchi (si sospetta tra l’atro una cannula non funzionante: ma saranno i periti a verificare questa ed altre eventualità ). Era stato richiesto l’intervento di un medico rianimatore che aveva cominciato a effettuare tutte le manovre e le operazioni.
Complicanze nella rianimazione Le complicanze emersero proprio in quel momento: nessuno aveva pensato di riportare il ragazzo in rianimazione proseguendo nelle operazioni di rito. Il ragazzo sarebbe andato incontro prima ad un enfisema polmonare, quindi cutaneo; avrebbe cominciato a gonfiarsi fino a spirare. La morte lo ha raggiunto intorno alla mezzanotte e nel reparto scoppiò il putiferio. Il papà accusò i medici, denunciando l’accaduto. Sul posto giunsero agenti della polizia che provvidero al sequestro – come si è detto della cartella clinica ora al vaglio del sostituto procuratore di turno che dispose ovviamente l’apertura dell’inchiesta e l’autopsia. Poi l’invio dei dodici avvisi di garanzia.
Brave persone! Perdere così un figlio dopo tutti i sacrifici che hanno fatto i genitori per non fare mancare niente al piccolo Giuseppe……
Me lo ricordo sempre sorridente quando il papà lo accompagnava tutti i giorni a scuola portandolo in braccio. E tutti gli volevano un bene dell’anima cominciando dalla maestra Titina. Ciao piccolo angelo.
cara redazione , capisco che l’articolo inerente alla mala sanità venda di più se si parla di buona sanità. Però credo che sarebbe stato più opportuno dare una notizia generica dell’accaduto senza scendere in particolari veritieri,o sbagliati. Successivamente alla chiusura della vicenda dare la notizia completa con tutti i particolari esprimendo un giudizio reale se si trattava di mala sanità o solo di un evento tragico, dove il personale dell’ospedale aveva fatto di tutto. Perché dopo ciò che avete scritto , il personale dell’ospedale alla fine risultassero innocenti ,sicuramente non basterebbe scrivere due paroline nelle ultime pagine.PRIMA DI DARE GIUDIZI AFFRETTATI E QUASI SEMPRE SBAGLIATI , BISOGNA ASPETTARE , PERCHE’ CIO’ CHE APPARE MOLTE VOLTE NON E’ LA VERITA’. ASPETTATE PRIMA DI GIUDICARE !!!!
Abbiamo fornito delle informazioni, senza nessuna “caccia alle streghe”. Abbiamo il dovere di informare, e la considerazione sulla malasanità che vende non c’entra nulla. L’argomento è delicato, e viene trattato come tale. Non sono stati pubblicati i nomi proprio per evitare strumentalizzazioni, e ci ben guardiamo dal dare giudizi. Seguiremo lo svilupparsi delle indagini, e stia tranquilla che daremo adeguato spazio in tutti i casi, senza nessun distinguo e come sempre.
Grazie dell’intervento. Cordiali saluti.
Redazione
fate di tutto per questa morte assurda condoglianze alla famiglia se ci sono colpevoli paghino