Dopo la “retrocessione” al secondo posto nella liste per le europee al sud decisa dal partito, il sindaco di Bari ha deciso di passare la mano. All’Aria che tira su La7 ha spiegato le sue ragioni. “Dopo che per un mese e mezzo – dice – avevo girato mezza Italia dicendo che avrei guidato la lista, alle due di notte ho appreso del cambiamento. Non era nelle mie intenzioni candidarmi, Renzi mi ha chiesto di fare il capolista e io ho obbedito. A questo punto dico che non c’è bisogno che io mi candidi alle Europee“. E ha aggiunto: “Renzi è specializzato in elettroshock. Il messaggino mi è arrivato alle due di notte“.
Inutili dunque le prese di posizioni di Michele Bordo, esponente dell’ala “cuperliana” del partito contraria al dietrofront di Emiliano, “la decisione presa a caldo di ritirarsi, al contrario, rischia non solo di indebolire la nostra regione in Europa ma di danneggiare il partito pugliese. Mi auguro, dunque, che Emiliano ci ripensi e torni sui propri passi”, e smentite le rassicurazioni del sottosegretario alle Riforme del governo Renzi, Ivan Scalfarotto “sono sicuro che Michele Emiliano, rinfrancato dalla doverosa ed opportuna solidarietà della direzione regionale del Pd pugliese, saprà assumere il ruolo che gli compete: guidare la lista del Partito Democratico nella difficile battaglia delle europee”.