Pubblichiamo il comunicato del Viminale: Questo pomeriggio al Viminale il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, ha incontrato l’assessore alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità della Regione Puglia, Guglielmo Minervini.
Durante l’incontro l’assessore Minervini ha illustrato il Piano d’azione della Regione Puglia per un’accoglienza dignitosa e il lavoro regolare dei migranti in agricoltura. Il piano prevede la smobilitazione del “ghetto di Rignano”, un villaggio spontaneo di braccianti immigrati, per la maggior parte africani, situato ai confini tra Foggia, San Severo e Rignano Garganico. Il campo si trova attualmente in condizioni igienico-sanitarie di grave precarietà, assenza di reti idriche, fognarie ed elettriche. Il progetto, denominato capo-free – ghetto off, si articola in tre fasi: smobilitazione del “ghetto di Rignano”, accoglienza diffusa dei lavoratori migranti con una rete di aree attrezzate per l’accoglienza dei lavorati stagionali e la creazione di eco-villaggi, protocolli d’intesa con la grande distribuzione per favorire i prodotti da imprese che garantiscano rapporti di lavoro regolari e accoglienza dei lavoratori immigrati (marchio etico). Come ha sottolineato l’assessore Minervini: “Il progetto vuole rappresentare un segnale chiaro nella direzione verso la quale si devono muovere le politiche di accoglienza.
Promuovere condizioni di vita dignitose è il primo passo per far uscire gli immigrati dalla marginalità e dall’insicurezza, ma soprattutto, è uno degli elementi fondamentali per promuovere integrazione e sbarrare il passo allo sfruttamento e all’esclusione sociale”. Il viceministro Bubbico ha sottolineato che: “Il Ministero condivide e sostiene lo sforzo fatto per realizzare il Piano d’azione per l’accoglienza dei migranti. L’approccio proposto è quello giusto perché l’integrazione degli immigrati è non solo una risposta di civiltà verso queste persone, ma è anche un efficace intervento su situazioni di degrado, sfruttamento e illegalità su cui prosperano le organizzazioni criminali. La promozione umana e sociale di queste persone, garantisce un percorso umano dignitoso ai migranti e anche maggiori condizioni di sicurezza nei luoghi in cui vivono”.