A seguito dell’arresto del consigliere comunale Laccetti e del dirigente del Comune di Foggia Fernando Biagini avvenuto questa mattina interviene l’onorevole Ivan Scalfarotto: “L’arresto di un consigliere comunale e di un dirigente del Comune di Foggia, avvenuto stamane, chiama la politica a riflettere. Lo stato delle indagini e la scarsità delle notizie disponibili non autorizzano posizioni innocentiste o colpevoliste per partito preso; tuttavia la gravità delle ipotesi formulate dagli inquirenti, concussione e tentata concussione, non consente di limitarsi all’ovvia piena fiducia nell’operato della magistratura. Nelle accuse formulate, infatti, emerge un meccanismo tristemente noto nei funzionamenti e nei malfunzionamenti della pubblica amministrazione: quello del patto scellerato tra funzionari infedeli e rappresentanti politici per estorcere indebite dazioni alle imprese del territorio. Un sistema criminoso e criminogeno la cui eradicazione non può essere affidata solo alla repressione, ma ad un’oculata azione di controllo e prevenzione. Un dovere che ricade sulla politica nel suo insieme, ma è particolarmente obbligatorio per il centrosinistra, per quelle forze che hanno nel loro dna il valore della trasparenza e della correttezza amministrativa. Gli impoveriti Enti Locali del Mezzogiorno, un Comune che come Foggia ha dovuto assoggettarsi alle forche caudine del decreto “salva città” non possono e non devono permettere che la mala pianta della corruzione sottragga altre risorse al bene comune. Confido che la classe dirigente locale, specie quella del Partito Democratico e del centrosinistra, si impegni con coraggio e determinazione per cogliere questo obiettivo“.