Agenti della squadra mobile, Polizia provinciale di Foggia, in collaborazione con il reparto Prevenzione Crimine, lo Sco (Servizio centrale operativo) e la Guardia di Finanza, hanno arrestato 21 persone nel blitz denominato ‘Syriana’effettuato stamane. L’operazione, iniziata dal capo della Squadra mobile di allora Alfredo Fabbrocini, ora vede alla regia il dirigente Giuseppe Annicchiarico.
Trentuno in tutto gli indagati: 24 in carcere, 3 hanno ottenuto i domiciliari e 4 l’obbligo di dimora. Le accuse sono a vario titolo: associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio, furto aggravato e ricettazione.
Le indagini riguardano numerosi episodi di furti di cavi e di trasformatori di rame dell’Enel, avvenuti tra il mese di febbraio e quello di giugno 2013, che avevano causato gravi disagi ai cittadini per l’interruzione della fornitura di energia elettrica e rilevanti danni alla rete infrastrutturale dell’Enel.
Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 25-30 tonnellate di cavi e di trasformatori di rame. Le indagini hanno portato all’individuazione di 3 gruppi criminali, composti da cittadini italiani, rumeni e albanesi che operavano mettendo a segno furti nei territori di Foggia, Torremaggiore, Castelnuovo della Daunia e Lucera.
Tra le persone coinvolte nell’inchiesta anche Michele Patera, l’uomo morto sabato scorso nel crollo del capannone di corso del Mezzogiorno.
Nel corso dell’inchiesta la Guardia di Finanza ha sequestrato diversi beni mobili e immobili di proprietà di alcuni degli indagati: un compendio aziendale operante nel settore della compravendita di automobili con sede a Foggia di proprietà di Gaetano Viscillo di 29 anni, un prefabbricato usato come abitazione a Torremaggiore e alcune autovetture per un valore complessivo di 1 milione di euro.
“E’ una delle più importanti operazioni effettuate sul territorio nazionale in materia di furti di rame”, precisa Silvis. Con l’operazione Syriana e il progetto Ita-Ro, infatti, si fa avanti il Metodo Foggia, un caso-scuola da applicare anche in altre parti d’Italia per fenomeni analoghi”.