E’ finito agli arresti domiciliari Pietro Spagnuolo, il pregiudicato 48enne, accusato dei reati di tentata estorsione, lesioni e relative circostanze aggravanti, che il 14 marzo scorso ha aggredito l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Manfredonia, Paolo Cascavilla
I Fatti. L’uomo e un altro pregiudicato, sorvegliato speciale e germano dell’arrestato, erano stati individuati dalla Polizia Giudiziaria che aveva riferito l’esito dell’attività di indagine espletata alla Procura della Repubblica competente, lo scorso 14 marzo, quando personale dipendente del commissariato di Manfredonia interveniva presso il Municipio rispondendo a una segnalazione di aggressione, ad opera di due persone, ai danni dell’assessore ai Servizi Sociali Paolo Cascavilla. Giunti sul posto, gli agenti in divisa non hanno potuto far altro che constatare l’allontanamento dei due aggressori ed accertarne l’identità e le responsabilità nel corso dell’attività investigativa successiva. I due pregiudicati nel frattempo si erano resi irreperibili.
In sede di denuncia l’assessore raccontava che nella tarda mattinata, mentre si trovava nella sede dei servizi sociali del Comune di Manfredonia in attesa di incontrare alcune cooperative sociali, veniva avvisato da una guardia giurata che alcune persone volevano incontrarlo. Sceso nell’atrio, Cascavilla incrociava l’arrestato ed il fratello, quest’ultimo già inserito in un progetto della Regione Puglia per il reinserimento di ex detenuti nel mondo del lavoro.
Spagnuolo, in dialetto sipontino e con tono alterato e minaccioso, proferiva reiterate esplicite richieste economiche all’assessore, che cercava di spiegare la scorretta procedura posta in essere per ottenere contributi economici. Quando però l’assessore decideva di far rientro in ufficio, il 48enne richiamava nuovamente la sua attenzione e lo colpiva con un pugno al volto.
Per fortuna l’intervento della guardia giurata in servizio di portineria scongiurava il peggio, evitando che l’aggressore potesse continuare ed infierire sull’assessore, nei cui confronti continuava ad inveire con insulti e gravi minacce. Rialzatosi da terra Cascavilla cercava di dare nuovamente spiegazioni a Spagnuolo, che però, contrariato, dopo essersi divincolato dalla presa della guardia giurata e con un gesto fulmineo, riusciva nuovamente a scagliargli un altro pugno.
Prima che i due si allontanassero definitivamente, il fratello interveniva nella discussione proferendo anch’egli minaccia nei confronti dell’assessore che, a seguito dei colpi ricevuti, si portava presso il locale Pronto Soccorso per essere sottoposto alle cure mediche. In sede di successiva individuazione fotografica veniva fugato ogni dubbio sull’identità dei rei, peraltro riconosciuti dalla vittima.
La versione fornita dalla vittima combaciava con quelle dei testimoni che avevano assistito all’aggressione. Nella stessa serata uno dei due veniva rintracciato presso il luogo di lavoro ed accompagnato in commissariato, dove veniva denunciato in stato di libertà per i reati commessi, mentre l’autore del gesto inconsulto veniva segnalato all’Autorità Giudiziaria in stato di irreperibilità per i medesimi reati.
A seguito dell’informativa degli agenti del commissariato di Manfredonia e dalla successiva richiesta formulata dal Pubblico Ministero, attestanti la pericolosità dell’aggressore, già censurato ed annoverante numerosi pregiudizi di Polizia a carico, il G.I.P. del Tribunale di Foggia, Dr.ssa Elena Carusillo, su richiesta del Pubblico Ministero, la dr.ssa Rosa Pensa, sussistendo le esigenze cautelari, in primis il concreto pericolo di reiterazione dei reati, ha emesso la misura cautelare eseguita nella giornata di ieri al termine di un servizio di appostamento gli agenti presso l’abitazione dell’arrestato. Il Giudice ha disposto l’applicazione all’arrestato del braccialetto elettronico.