Mercoledì 13 Novembre 2024

La nave dei garibaldini: tra i Mille anche alcuni manfredoniani

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Sono 150 anni che i resti del Lombardo, la nave utilizzata da Giuseppe Garibaldi per trasportare i Mille da Quarto a Marsala in Sicilia, si trovano sui fondali di San Domino, la più estesa delle isole che formano l’arcipelago delle Tremiti, al largo del Gargano. Finì affondata da una tempesta a poca distanza a nord-ovest dell’isola, a quattro anni dall’impresa di Garibaldi alla testa dei suoi mille prodi (1.089 per l’esattezza) tra cu anche alcuni partiti da Manfredonia. La breve distanza dalla costa e la generosità dei tremitesi, consentì il salvataggio degli uomini a bordo: soldati da sbarcare nel porto di Manfredonia, un gruppo di detenuti destinati al confino di Tremiti e naturalmente l’equipaggio tra cui il comandante della nave Giuseppe Deista. Il naufragio avvenne nella notte tra il 12 e 13 marzo 1864.  Mostra fotografica del piroscafo Lombardo

Tutti gli sforzi compiuti per recuperare la nave risultarono vani. Le parti ferrose (quelle in legno vennero portate a terra per farne legna da ardere) finirono tra i flutti, adagiati su un fondale di una ventina di metri prospiciente Cala degli inglesi. Lì sono rimasti dimenticati fino al 2005 quando Pietro Faggioli e un gruppo di subacquei della MarlinTremiti una associazione di promozione di attività subacquea non solo come attività sportiva ma anche come opportunità per studiare, per conoscere il mondo mare in tutte le sue sfaccettature, si imbattono nei resti di un battello identificato poi, dopo studi e ricerche storiche, come il Lombardo, la nave di Garibaldi e dei suoi garibaldini.

Una storia, quella del Lombardo ma anche quella degli operatori della Marlin Tremiti, affascinante. L’una e l’altra rievocata e illustrata nel corso di un convegno organizzato dalla stessa Marlin Tremiti e dal Centro cultura del mare di Manfredonia, e tenuto presso l’auditorium dei Celestini.

“Una iniziativa volta a sensibilizzare ma ancor prima a far conoscere – ha spiegato il presidente del Centro cultura del mare Renato Sammarco – parti importanti della storia del nostro mare rimaste relegate nel buio dell’oblio generale e in special modo di chi dovrebbe prestare maggior attenzione e dedizione alla valorizzazione di testimonianze che fanno parte della storia e della cultura di questo mare e dunque di questo popolo”.

Sono circa una ventina i siti archeologici che si trovano nel mare delle Tremiti che raccontano vicende accadute nel corso dei secoli. E che si tratti di veri tesori della memoria collettiva è emerso dall’appassionata e dettagliata relazione svolta dal responsabile del Laboratorio del mare MarlinTremiti, Adelmo Sorci. Come per l’appunto è il ritrovamento dei resti del piroscafo Lombardo. “Un frammento della storia d’Italia che il destino ha regalato alle Isole Tremiti”, ha affermato tracciando un profilo delle attività che il Marlin Tremiti va svolgendo a beneficio di un patrimonio di reperti di grande valore non solo storico. Una vicenda avvincente e coinvolgente resa palpitante dalla serie di immagini computerizzate di un mondo sommerso ma ancora sorprendentemente vivo. Immagini trasposte su pannelli esposti nella sala.

Una storia arricchita e completata dallo storiografo Tommaso Prencipe del Nuovo Centro di documentazione storica di Manfredonia, che ha tracciato un interessante escursus delle gesta dei garibaldini soffermandosi su alcune pagine inedite scritte dai manfredoniani al seguito della spedizione di Garibaldi.

Michele Apollonio

 

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Commenti

  • NON VI ERANO MANFREDONIANI NEI MILLE DI GARIBALDI, ECCO L’ELENCO DEI PUGLIESI.

    1)-BRAICO CESARE, nato a Brindisi 24.10.1816, medico chirurgo e patriota, si arruolò a Torino nel 1859 come medico di battaglione al seguito di Garibaldi. Fu eletto deputato nel collegio di Lucera.
    2)-CURZIO FRANCESCO RAFFAELE, nato a Turi il 23.12.1822, Capitano residente a Firenze. Avvocato e membro della Commissione per la compilazione del primo ruolo nominativo dei Mille.
    3)-MALDACEA MOISE’, nato a Foggia il 16.4.1822, Tenente colonnello, residente a Bari. Ferito alla battaglia di Calatafimi.
    4)-MIGNOGNA NICOLO’, nato a Taranto il 28.12.1808, Tesoriere della Spedizione. A Palermo Mignogna venne incaricato da Garibaldi di recarsi in Basilicata per preparagli la via verso Napoli. Nel 1862 Mignogna fu al seguito di Garibaldi in Aspromonte.Fece parte del Consiglio Comunale di Napoli; fu Sottoprefetto di Gallipoli e Sindaco di Taranto dal 1867 al 1869.
    5)-MINUTILLI FILIPPO, nato a Grumo Appula il 12.5.1813, Colonnello. Preparò con Garibaldi l’eroica Spedizione. Minutilli fu nominato comandante del Genio Garibaldino.
    A questi cinque valorosi bisogna aggiungere altri tre volontari che pur non pugliesi di nascita al momento dell’arruolamento e della spedizione partita da Quarto risiedevano in Puglia con la propria famiglia:
    A)-CARINI GAETANO, nato a Corteolona (Pavia) il 7.8.1832, Capitano, residente a Bovino (Foggia).
    B)-FREDIANI FRANCESCO, nato a Massa il 14.5.1829, Sottotenente dei Bersaglieri. Impiegato postale presso la Tesoreria di Lecce.
    C)-MOLINARI GIUSEPPE, nato a Venezia il 5.6.1837, impiegato delle ferrovie, residente a Foggia.
    Nel corso di ricerche effettuate dall’Archivio di Stato di Torino, il 3 maggio 2011 è stato comunicato che sono stati individuati altri due garibaldini dei Mille che non figurano nell’elenco ufficiale preparato dalla Commissione ministeriale del 1862 ma verosimilmente erano stati inclusi fra i 12 dei quali non fu possibile stabilirne la provenienza. Uno di questi risulta essere il pugliese GALLO GUGLIELMO nato a Molfetta da Carmine e da Andreani Maddalena.

    antonio 17/08/2016 0:57 Rispondi
  • Sì davvero di grande interesse storico e che vede ancora una volta Manfredonia coinvolta dalla storia nazionale.
    Più pubblicità e più interessamento degli enti pubblici per più presenze.
    Una prova da questo incontro che ci reitera come ormai la cultura sopravvive grazie ai sodalizi spontanei di cittadini e fortunatamente la nostra penisola ne contiene una buona mappa.

    Ferruccio Gemmellaro 01/04/2014 17:01 Rispondi
  • E’ stato un incontro molto interessante e molto affascinante, complimenti a tutti

    Giuseppe 01/04/2014 11:39 Rispondi

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