Sara’ la procura di Foggia a chiarire le cause del crollo del solaio del capannone abbandonato in corso del Mezzogiorno dove e’ morto Michele Patera, di 38 anni, il cui corpo e’ stato recuperato, sotto le macerie, nella notte tra sabato e domenica. Il cadavere e’ stato trovato a cinque metri dall’uscita e non si esclude che l’uomo abbia tentato una fuga disperata verso l’uscita quando e’ stato travolto dal crollo. La procura potrebbe nominare un consulente tecnico per capire il perche’ del cedimento del solaio: stando ai primi accertamenti potrebbe essere stato causato dalla rottura dei tiranti in ferro che sorreggevano il solaio. Accertamenti sono stati disposti anche sulla bombola di gas, sul tubo in gomma e cannello e sulla scala in ferro che sono state trovate e sequestrate all’interno del capannone: materiale utilizzato da chi e’ solito asportare ferro da strutture abbandonate e in disuso. Secondo quanto riferito dalla compagna di Patera, l’uomo si era recato nel capannone per dare da mangiare ad alcuni cani randagi.