Cinema e arti marziali: Sfida ad alta quota

Morrys Guerra e Roberto Nenna sono due atleti di arti marziali e praticano karate da molti anni. Roberto Nenna è stato più volte campione regionale e nazionale nella disciplina e, pur essendo diversamente abile, ha sempre gareggiato nelle categorie dei normodotati battendosi con onore e senza paura. Oltre al karate pratica da sempre anche altri tipi di arti marziali con grande passione. Morrys Guerra pratica karate da quando era bambino, ha ottenuto nel tempo molti risultati a livello nazionale ed internazionale, conquistando più volte un posto nella nazionale azzurra. Ma la sua passione più grande sono gli “stunt”; dote naturale di Morrys, infatti, è quella di compiere azioni pericolose senza paura, per le quali si allena ogni giorno per migliorare. La passione per il cinema d’azione, in particolare quello di arti marziali, ha spinto questi due atleti a realizzare un cortometraggio. Roberto e Morrys fin da bambini seguono i grandi maestri e gli attori di questo genere di film e con questa iniziativa vogliono far scoprire alla gente che anche in un paese piccolo come il nostro ci sono giovani talenti che, come loro, credono in queste iniziative e che sognano magari un giorno di arrivare a realizzare dei veri film. Il video, intitolato Sfida ad alta quota e pubblicato su You tube all’indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=pi2T5t3zvk0, sta lentamente acquistando popolarità, tanto che agli autori/attori giungono molte richieste di giovani ragazzi, soprattutto praticanti di arti marziali, che chiedono di unirsi a loro nei prossimi progetti. Con questo cortometraggio Roberto e Morrys sperano di rilanciare in qualche modo questo genere di cinema, anche se per il momento non è che un granello di sabbia in un deserto. Ma ci auguriamo possa essere il primo gradino di una grande e soddisfacente scalata. Un ringraziamento particolare, da parte di Roberto e Morrys, va ai Maestri Vincenzo e Salvatore Brigida dell’ASD FUNAKOSHI che sono stati i loro maestri di sport e di vita, plasmandoli per quello che sono oggi.

Paolo Licata