“Quello che presentiamo oggi è un atto politico, un modo per aprire una discussione che coinvolga l’intero Consiglio Comunale e la cittadinanza, per fare luce in modo forte ed inequivocabile sull’incongruenza, sull’inconcludenza e sul fallimento dell’azione amministrativa del Sindaco Riccardi, la cui permanenza nuoce alla funzionalità e al prestigio dell’Ente. C’è un problema morale e politico per chi ci amministra, e per un’intera classe politica di sinistra che da 20 anni ha il potere in questa città“. E’ quanto affermato dall’avvocato Stefano Pecorella, consigliere comunale dell’opposizione, nel corso della conferenza stampa odierna, nella quale i 7 consiglieri della minoranza (oltre a Stefano Pecorella, anche Antonio Correale, Cosimo Titta, Antonio Conoscitore, Giuseppe La Torre, Michele Gatta, con Nino Falcone, “assente giustificato”) hanno presentato la mozione di sfiducia per il sindaco Riccardi.
Una mozione di sfiducia, aperta alla sottoscrizione di chi vorrà condividere le posizioni esposte nella stessa, che verrà presto sottoposta all’esame del Presidente del Consiglio Comunale. Non avendo raggiunto le 10 firme necessarie all’automatica formalizzazione nella discussione dell’assise comunale, toccherà al Presidente la scelta eventuale di porre la mozione all’ordine del giorno nel prossimo consiglio utile, e sottoporla all’esame dell’intero corpo consigliare.
La mozione presentata è un j’accuse verso i 4 anni di amministrazione Riccardi. A Pecorella il compito di illustrarla: “La Giunta Riccardi ha prodotto un degrado dell’azione amministrativa che si è manifestato nelle sue forme più gravi negli ultimi tempi. Tale degrado si è ripercosso anche sui rapporti fra i componenti dell’esecutivo ed il Sindaco, come dimostrano i 4 cambi di assessori in corsa senza nessuna spiegazione, se non personale. Il documento elenca una serie di fallimenti, dall’emblematica fallimentare gestione del mercato ittico fino alla situazione disastrosa dei comparti, passando dall’allarmante dato occupazionale, fino al Contratto d’Area ormai privo di significato. Inoltre le energie rinnovabili, il List, le opere pubbliche, le infrastrutture della zona industriale ex DI46, il Parco archeologico di Siponto avanti solo con i fondi del Poin, il mancato collegamento del Lungomare di Siponto con Manfredonia, sul quale Riccardi aveva costruito un’alleanza elettorale con la “Riviera Sud”. Ed ancora le continue proroghe per gli appalti, la manutenzione delle scuole, gli investimento nell’eolico, la bio-edilizia. E le mille promesse non mantenute come la realizzazione degli alloggi popolari e l’abbattimento della macchina burocratica. Tutti manifesti elettorali”.
Capitolo a parte per la vicenda giudiziaria che ha raggiunto il sindaco: “Siamo stati accusati di sciacallaggio, e ci hanno attribuito la volontà di voler approfittare di una vicenda giudiziaria personale per scopi politici. Un’accusa falsa, in quanto in noi regna il garantismo, e certamente non ci vogliamo sostituire a nessun tribunale; resta però la gravita della vicenda che tocca la sfera etica, alla quale il sindaco ha fatto più volte riferimento, anche nella sua campagna elettorale del 2010″ – questo il pensiero unanime dei consiglieri. “Due anni fa ci era stato detto che la vicenda degli esami era carta straccia, ed invece è bella che presente, e non si può far finta di niente”, – questa l’aggiunta in merito.
Altro forte tema di dibattito la seduta di consiglio comunale saltata il 7 marzo, “il tutto senza preavviso, e con una mancanza totale di rispetto verso le istituzioni e verso la minoranza, riconosciuta dallo stesso capogruppo Pd in Consiglio, Franco La Torre. Un volersi sottrarre alla discussione, con un atteggiamento arrogante e censurabile, con una scarsa considerazione soprattutto verso i cittadini che vogliono conoscere la verità ed assistere ad un confronto trasparente tra le parti”
A chi faceva notare di un possibile collegamento temporale e di opportunità tra la presentazione della mozione e la vicenda giudiziaria, risponde Pecorella: “Assolutamente no, la mozione nasce prima, e sui mancati raggiungimenti degli obiettivi programmatici della Giunta. Non ci siamo svegliati ora, l’opposizione la facciamo dentro le aule; non abbiamo addetti stampa o media che ci fanno da cassa di risonanza, nè siamo abituati a fare sfilate e comizi con le nostre proteste. Non è nel nostro stile. Ora bisogna però che i cittadini aprano gli occhi su chi ci amministra”.
“La vicenda giudiziaria di Riccardi è la goccia,– dice Cosimo Titta – il punto nodale è il fallimento del programma del Sindaco. La sua ossessione, ripeteva, era il lavoro, creare occupazione. Gli ultimi dati dimostrano che il dato sul lavoro è allarmante. Io so bene di come la relazione programmatica dell’Amministrazione fosse pronta, ma che non avendo raggiunto molti dei punti prefissati, sia stata riposta in un cassetto. Questo dimostra il fallimento totale dell’azione amministrativa della Giunta Riccardi”.
Antonio Conoscitore rivendica l’azione dell’opposizione in Consiglio, ricordando le interpellanze e le interrogazioni proposte per denunciare l’inefficienza della maggioranza, “pur sapendo che fare opposizione in 6 non è impresa facile”. “Facciamo opposizione anche nelle commissioni, ma non c’è un minimo riscontro da parte della maggioranza. Spesso vi sono atteggiamenti arbitrari, e non democratici verso le nostre istanze, senza alcun rispetto delle ragioni dell’opposizione. Quello che diciamo rimane “lettera morta”, come il parere negativo in Commissione Bilancio sulla Tasi. Diciamo da sempre che i soldi vengono spesi male, troppo gli sprechi, e le colpe del dissesto economico e dei buchi di bilancio ricadono sui cittadini”, questo il pensiero di Antonio Correale. Anche il consigliere Michele Gatta rivendica le azioni in Consiglio, “come le criticità sui consuntivi di bilancio, sui quali l’opposizione ha sempre votato contro, uscendo anche dall’aula, o le continue proroghe per gli appalti. Il debito fuori bilancio verso l’Ase lo denunciamo da sempre”.
“Le beghe interne all’amministrazione le stanno pagando i cittadini, costretti inermi all’immobilità di una macchina amministrativa ferma, che non dà risultati tangibili”, questo il pensiero di Giuseppe La Torre. “L’opposizione c’è, eccome. Ora aspettiamo che democraticamente si possa discutere di questa mozione, per poter comunicare con serenità le nostre rimostranze. Siamo compatti e pronti per le amministrative del 2015″.
Graziano Sciannandrone
La mozione di sfiducia integrale
Vorrei che renzi vedesse questi signori, cio che fanno, provo vergogna per loro
Le parole di Pecorella sono giuste e condivisibili dalla gran parte dei cittadini di Manfredonia,il governo Riccardi ha fallito in lungo e largo e’ stato un grande bluff per l’intera città non per ultimo la vicenda giudiziaria che ci ha sbattuto su tutti i quotidiani nazionali come il nostro primo cittadino che professa bene e rozzola male. E’ uno schifo solo per questo si deve dimettere oltre al fallimento di tutti i proclami fatti e mai realizzati per ultimo la sua arroganza tipica Riccardiana
Mi auguro che le cose cambino
OK all’opposizione, continuate
Non voglio criticare più di tanto l’operato dei tanti partiti che negli ultimi decenni hanno governato la città,ma credo che le mozioni di sfiducia non devono interessare solo il buon sindaco,ma tutti voi messi insieme e a questo ci penserà sicuramente il vento del cambiamento messo in atto sia da Matteo Renzi e sia dai movimenti popolari come quello del 5 Stelle. Saluti