Verrà presentato ufficialmente sabato 5 aprile dalle ore 20:30 in anteprima mondiale alla quinta edizione del “Bif&st-Bari International Film Festival”, il film documentario: “Prapatapumpapumpapà”, l’omaggio a Matteo Salvatore diretto da Cosimo Damiano Damato e prodotto dalla “Promo Music” di Marcello Corvino in collaborazione con il Comune di Manfredonia.
Il film continua il grandioso omaggio per il cantastorie di Apricena, avviato il 13 settembre 2011 con lo spettacolo “Il Bene Mio”, scritto e diretto da Cosimo Damiano Damato che incantò quasi diecimila persone in Piazza Papa Giovanni XXIII a Manfredonia. Lo spettacolo teatrale, invece andò per l’ultima volta in scena il 10 febbraio 2012 al Teatro Petruzzelli di Bari, dopo un tour in alcuni teatri pugliesi. Da questo straordinario documento, parte il viaggio del grande Renzo Arbore, che narra il talento di Matteo Salvatore, figura indiscutibilmente legata alla nascita della musica popolare del Sud. Il documentario vede Renzo Arbore che racconta questo grande artista naif, alternando il suo racconto registrato ad Apricena con alcuni contributi video inediti che vedono il cantante folk esibirsi dal vivo negli anni ’90 al Teatro Abeliano di Bari.
Il documentario racconta la straordinaria vita di questo bardo sregolato, una vita costellata dalla miseria e dalla fame, una vita vissuta fra le due grandi guerre, una vita terribile e magica.
I racconti di Renzo Arbore, verranno inoltre arricchiti dalle immagini dello spettacolo “Il Bene Mio”, una vera e propria meraviglia, uno spettacolo che rispecchia lo stile del teatro-canzone di narrazione e che riscopre veri capolavori della musica popolare. Grandi artisti in scena per raccontare Matteo Salvatore da Marco Alemanno, moderno aedo, che racconta la vita di Matteo e costruisce un tessuto intrigante con le sue canzoni, arrangiate meravigliosamente dalla virtuosa violinista e cantante H.E.R. e riproposte in scena in una versione moderna con la magistrale band “FameNera”, assemblando così un musical teatrale convincente e appassionante.
Inoltre tantissimi altri artisti in scena per interpretare le canzoni di Matteo Salvatore, come: Moni Ovadia, Teresa De Sio, Lunetta Savino, Erica Mou, Vito Signorile, Savino Zaba e i grandi Renzo Arbore e Lucio Dalla. 
Infatti uno dei protagonisti di questo ambizioso progetto fu proprio Lucio Dalla, che sposò l’iniziativa dal primo momento, un grande personaggio della musica italiana in scena per raccontare Matteo Salvatore, che per lui rappresentava in poche parole l’anima del sud, considerandolo un grande protagonista della musica folk, capace di provocare e denunciare attraverso le sue melodie.
Il film riporta attraverso la musica, le parole e le storie di Matteo Salvatore, i colori e l’emozioni che appartengono a questa terra, la Puglia, una terra terribilmente magica e maledetta, magia che si ritrova in maniera esplicita nelle canzoni di Matteo Salvatore.
Un progetto ambizioso e coraggioso, ma fondamentale per la totale conoscenza di un patrimonio artistico immenso, quello di Matteo Salvatore, un’artista pugliese per troppo tempo dimenticato, un’artista che venne apprezzato e dopo un lungo periodo di buio viene e verrà ancora apprezzato per la sua originalità e per la sua visione straordinaria delle cose. Credo che l’importanza di Matteo Salvatore, venga racchiusa in una dichiarazione di un famosissimo cantautore statunitense, Devandra Banhart che dichiarò: “In Italia avete una tradizione folk magnifica,ad Andrea Bocelli preferisco Matteo Salvatore”.
Felice Sblendorio
