In alcune occasioni, percorrendo le strade della nostra città, non si può fare a meno di osservare la scarsa cultura nei confronti del verde pubblico. La cura del verde pubblico rappresenta un indice di civiltà, una buona Amministrazione pubblica è consapevole dell’importanza che questo riveste nel quotidiano e, per quanto possa prodigarsi in tale direzione, resta fondamentale la piena collaborazione di tutti, come nel caso di cui vi raccontiamo.
Lo spunto ci è offerto da una concittadina che, passeggiando per Via San Giovanni Bosco, ha notato due pini diventati improvvisamente secchi. Una vista che stride con la restante fila di alberi, a ridosso dell’edificio scolastico De Sanctis. Una volta si prendeva carta e penna e si mandava una lettera, la cittadina in questione ha invece preferito il mezzo informatico e contattato l’Ufficio Stampa per avere ragguagli.
Non è servito un grande sforzo, se non l’impegno di fungere da raccordo nello scambio di informazioni tra il Servizio Verde Pubblico del Comune chi ha voluto segnalare la “stranezza” di quei due pini, per avere riscontri immediati. Gli uffici che si occupano della materia, prima ancora della segnalazione, che resta comunque preziosa e nel pieno spirito di collaborazione che concorre alla crescita di tutti, avevano già rilevato l’anomalia ed i tecnici comunali, dopo le verifiche del caso, hanno riscontrato elementi sufficienti per spiegare cosa è successo ai due pini che si trovano quasi all’angolo tra Via San Giovanni Bosco e Via Alessandro Volta: sono stati avvelenati.
Triste doversi anche solo interrogare sulle ragioni che possono spingere qualcuno ad un gesto così meschino, peggio ancora constatare che con buona probabilità nessun intervento potrà ora riportare in vita i due pini. Non c’è telecamera che possa surrogare il senso civico. L’unico e solo intervento possibile ed utile sarebbe ed è quello a cui ognuno non si dovrebbe sottrarre: acquisire e trasmettere sensibilità e rispetto dell’ecosistema.
In molti, e molte volte, dimenticano che la città è un ecosistema dinamico ed eterogeneo che consente la sopravvivenza della biodiversità. “L’impoverimento del patrimonio verde è principalmente di natura culturale, perché frutto di una progressiva perdita di sensibilità al rispetto del verde pubblico, di assenza di educazione alla cittadinanza”, dice il Sindaco Angelo Riccardi.
La vegetazione rende più gradevole il nostro approccio quotidiano al contesto cittadino, con benefici comprovati sull’umore e sugli stati d’animo delle persone, concorre alla produzione di ossigeno ed alla riduzione dei livelli di rumore e delle concentrazioni di anidride carbonica lungo le arterie stradali, svolge la funzione di regolazione del microclima: gli alberi creano ombra, favoriscono la ventilazione d’estate e proteggono dai venti in inverno.
La conclusione la lasciamo proprio alla concittadina Sissi Ferrara che ha voluto interloquire con l’Amministrazione, direttamente e senza spettacolarizzazioni artefatte, per capire cosa era avvenuto a quei due pini nei pressi della scuola elementare che aveva frequentato da bambina. Questa la sua considerazione, pienamente condivisibile: “i nostri ambienti se non li amiamo noi cittadini per primi chi lo dovrebbe fare?”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia