Giovedì 26 Dicembre 2024

Caroli, concorsi personale regionale: "Basta con il clima da campagna elettorale"

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L’assessore al Lavoro e Personale, Leo Caroli, ha rilasciato la seguente dichiarazione a seguito della riunione della II commissione consiliare e della diffusione di alcune note da parte di alcuni consiglieri.

“Non posso consentire che il clima da campagna elettorale possa accecare molti e alterare la verità. E’ inconcepibile come dopo tre ore di audizione in II commissione alcuni consiglieri, contrariamente a quanto assunto in conclusione dei lavori, continuino a trarre considerazioni infondate”.

“In particolare: non è vero che il concorso privilegi chicchessia. Non è vero che non risponda ad un’azione programmata di assunzioni e di qualificazione del personale. Non è vero che non poggi solidamente sulle coperture economico- finanziarie a sostegno delle politiche programmatiche sul personale regionale. Non posso consentire quindi che la strumentalizzazione politica offenda gratuitamente il lavoro di anni, tendente a ricercare in maniera trasparente il meglio per la Pubblica amministrazione e a valorizzarne le funzioni. Né posso consentire che vengano offesi i tanti giovani aspiranti ad entrare, attraverso il concorso, nella Pubblica amministrazione, che vengano offesi i precari che legittimamente aspirano all’entrata in ruolo e vengano offesi anche i dipendenti a tempo indeterminato – cd. “storici” – che non possono rimanere vittime delle speculazioni politiche di basso profilo che vorrebbero impedire la loro giusta progressione di carriera.

Quello che è vero è che il concorso tende a tenere tutto in equilibrio, nella massima e totale trasparenza ed è l’esempio di buon governo che, nel clima impazzito della imminente campagna elettorale, manda in tilt consolidate passi che forse si pensava di governare in modo opaco. In più il concorso per i 200 funzionari “D” mi fa essere molto ottimista rispetto alla vicenda dei cosiddetti “funzionari retrocessi” per i quali pende il giudizio davanti al Consiglio di Stato, poiché con i 200 posti a concorso abbiamo aperto il reclutamento all’esterno, pareggiando le promozioni del personale interno avviate ormai oltre dieci anni fa”.

“Non accettiamo quindi – conclude Caroli – lezioni di moralità da nessuno, poiché si è operato e si opera solo in base al bene comune”.

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