Lunedì 4 Novembre 2024

Il Piano sociale di zona modello per migliorare il settore

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I Servizi sociali di Manfredonia esempio da proporre nella riformulazione di alcuni servizi del Regolamento regionale n.4. E’ la proposta avanzata da Anna Maria Candela referente della stessa Regione Puglia, nel corso della conferenza dei servizi per l’approvazione del Piano sociale di zona presentato dall’Ambito di Manfredonia, capofila, del quale fanno parte i Comini di Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta.

I servizi predisposti da quest’ultimo Piano, il terzo proiettato nel triennio 2014-2016, riguardano la tutela dei minori, il contrasto alle povertà, la cultura dell’accoglienza, il sostegno alla genitorialità, l’integrazione sociosanitaria, la lotta al maltrattamento e alla violenza. Sono servizi fondamentali per supportare le emergenze sempre più palesi e pressanti che emergono da un contesto sociale fortemente condizionato da situazioni economiche marginali. Progettazione di servizi che l’assessore alle politiche sociali e presidente del Coordinamento dell’Ambito, Paolo Cascavilla, ha curato con la partecipazione tecnica delle assistenti sociali Dina Ciuffreda e Nora De Cristofaro e il concorso delle varie forze sociali, i soggetti del terzo settore, i sindacati.

“Una sinergia quanto mai proficua – ha rilevato Cascavilla – che ha consentito di toccare i tanti aspetti di realtà spesso al limite della dimenticanza quando non ha sopperito a carenze anche oggettive”. Come quella evidenziata dal Comune di Zapponeta ove, come ha spiegato Federico Fiorentino, segretario generale del Comune di Manfredonia e responsabile dell’Ufficio di Piano, a causa del dissesto finanziario il servizio sociale così come altri servizi sono assicurati dall’intervento dell’Ambito del PSZ.

La Conferenza è servita a sviluppare un opportuno confronto su tematiche di fondo come il contrasto al maltrattamento e alla violenza che ha portato all’impegno da parte della Provincia di indire una conferenza di servizio per coordinare le attività del Centro antiviolenza. In accordo con il Distretto sociosanitario è stato stabilito, in ordine alle cure domiciliari, di redigere un protocollo tra Ambito e Asl per definire meglio risorse e servizi. Grande attenzione per la scuola: in particolare in tema di integrazione è emersa la necessità che l’Ambito territoriale e il Distretto sociosanitario possano mettere in atto un percorso che porti a una più efficace utilizzazione del Centro Riabilitazione della Asl (Centro Cesarano), definendo accordi specifici che possano consentire anche una qualificazione della struttura in modo tale che possa essere autorizzata al funzionamento ai sensi del Regolamento Regionale.

Alquanto lusinghieri e gratificanti per il lavoro svolto dai responsabili del Piano sociale di zona, i pareri espressi da Provincia, Asl, sindacati e Regione Puglia. In particolare la referente Anna Maria Candela, ha evidenziato “la puntuale e razionale funzionalità espressa sulla concertazione dei contenuti del Piano sociale di zona avvenuta nel rispetto del partenariato istituzionale e socio-economico; la coerenza dei contenuti del Piano con particolare riferimento al conseguimento degli obiettivi di servizio; la correttezza complessiva dei quadri finanziari”.

Tra gli impegni rafforzati nel PSZ quelli di potenziare gli interventi per il contrasto, la prevenzione e la presa in carica delle dipendenza patologiche, in particolare quelle da gioco d’azzardo; di definire un quadro complessivo di fabbisogno di nuovi investimenti pubblici per infrastrutture sociali, socio educative, e socio assistenziali; di sviluppare le azioni di contrasto alle povertà estreme, integrando le risorse nazionali della Carta per l’Inclusione sociale (carta acquisti) e tenendo presenti le ulteriori iniziative per l’inclusione attiva di soggetti e nuclei a forte rischio di marginalità sociale e povertà.

I sindacati infine hanno preso accordi con il presidente del Coordinamento istituzionale del PSZ per la sottoscrizione di un protocollo istitutivo della cabina di regia, organismo formato dai sindacati e terzo settore, finalizzato a monitorare e valutare i servizi.

Michele Apollonio

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In Primo Piano · News

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