Sabato 2 Novembre 2024

Riscopriamo il castello

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Sono iniziati i lavori per il recupero e la valorizzazione del fossato intorno al castello svevo-angioino sede del Museo nazionale archeologico. Come noto, il fossato che, per tre quarti del suo perimetro, cinge la fortezza reale impostata da re Manfredi come punto di forza della cinta muraria di protezione alla nascente nuova città che prenderà il suo nome, non fa parte delle pertinenze che hanno seguito la donazione fatta nel 1968 dal Comune allo Stato per farne appunto sede del museo dei reperti archeologici dell’area sipontina. Quello scavo in gran parte praticato nella roccia che degrada fino al mare che lo inondava in buona parte, è rimasto pressochè abbandonato a sé stesso utilizzato per gli usi più disparati ma senza mai una finalità ben precisa.

Il progetto che sta per essere realizzato (redatto dall’architetto Sammarco e dal geometra Vitulano dell’Ufficio tecnico comunale) ha pertanto il fine, come dicevamo, di recuperare da un degrado miserevole quell’area, e renderla fruibile con opportuni interventi.

La spesa stanziata è di poco meno di un milione di euro, sufficiente per fare un buon lavoro. Tra le opere previste il consolidamento del paramento murario del fossato, l’impianto del prato erboso, la realizzazione di un percorso pedonale aperto al pubblico, l’installazione di una appropriata illuminazione. Una serie di opere che renderanno quel fossato un luogo ameno attrezzato a disposizione delle più gratificanti iniziative a base culturale.

L’attesa è anche quella di vedere realizzate, tra le varie strutture previste, anche i servizi igienici che troppo spesso vengono dimenticati nel contesto urbanistico, quando fanno parte invece di quei servizi di base essenziali per una corretta accoglienza e vivibilità di una qualsiasi attività. (La mancanza di bagni pubblici ha costituito uno dei vulnus più vistosi e avvertiti nell’ultimo carnevale, la gente costretta ad arrangiarsi alla men peggio dove e come possibile).

E’ prevista anche la ristrutturazione della fontana che fa una non edificante mostra di sé dinanzi al castello, completamente dimenticata. Non mancherà un info point sul limitare del centro storico la cui via principale, il Corso Manfredi, ha proprio in corrispondenza del castello-Museo, una pavimentazione più pratica e certamente più piacevole rispetto al resto del Corso.

I lavori procedono, un po’ lentamente, ma vanno avanti. E’ la sistemazione dei sottoservizi (condotte di fogna, acqua, gas ecc.) a portar via più tempo. Gli uffici tecnici comunali assicurano che non più tardi di maggio prossimo, saranno completati i lavori di questo terzo lotto che termina con l’intersezione dell’ingresso al castello. In autunno sarà messo mano all’ultimo lotto che completerà l’opera fino all’incrocio con Via dell’Arcangelo. A quel punto, per rendere quell’area tra le più caratteristiche della città, non mancherà che un ultimo “tocco magico”: la liberazione quanto meno parziale di quel filare di lecci che circonda i giardinetti del castello e che nascondono quel gioiello architettonico e affascinante vestigia storica, la più antica della città, che è appunto il castello. Quella barriera di lecci nasconde al godimento degli occhi e al sollievo dello spirito, una visione tra le più accattivanti che il territorio possa offrire. Una cartolina illustrata impareggiabile.

Quel monumento simbolo di Manfredonia merita una più consona visibilità che gli restituisca la sua antica solennità. La rimozione di quelle piante ammassate nel fossato (sono state reimpiantate nei pressi del cimitero) hanno tolto quel velo che occultava la parte più rappresentativa del maniero. Si può facilmente immaginare quale straordinario scenario si parerebbe a chi, specie se forestiero, uscendo dal Corso si trovi davanti quella immagine straordinaria che è la Torre dell’Annunziata!

Si tratterebbe di sostituire quei vecchi e ormai malati alberi, con altre specie che unissero la bellezza di una alberatura sobria con la possibilità di lasciar passare lo sguardo per ammirare finalmente il castello. Sarebbe un contributo alla città che vuol cambiare.

Michele Apollonio

 

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Commenti

  • Quante volte avete rifatto purtuse u moneche?
    E avete ripavimentato il largo con pietre nuove?
    E le vecchie ? Come nel corso ?
    Che fine hanno fatto?

    Lignoranzaèunabruttabestia 23/04/2014 17:06 Rispondi
  • Ah dimenticavo … Perché non ripulite anche i tratti di antiche mura e torrioni con giardinetti annessi con tanto di guardiani lungo Via delle Antiche Mura?
    Il fossato farà la stessa fine? Anche allora ricorso mega inaugurazione illuminazione e via dicendo…
    E comunque nel fossato dal lato del parco giochi c erano alberi di alloro e altre varietà molto belli e ben curati! I giardinieri della villa al l’epoca lavoravano e tenevano il prato e le piante in condizioni dignitose !!
    Perchè adesso ci sono i tombini aperti lungo i bordi delle aiuole con il raccordo per gli idranti ? Che se ci finisce un bimbo o un adulto si spezza una gamba? Degrado e abbandono!!!
    Partite dalle cose piccole !!!!

    Lignoranzaèunabruttabestia 23/04/2014 17:04 Rispondi
  • Vi piace spendere un milione di euro per abbattere alberi e fare opere di cui vantarvi solo per darvi lustro!!! Le cose vanno pensate e realizzate con un minimo di criterio!
    Ma che cavolo di fastidio vi danno quegli alberi! È solo per disfare e fare! Spendete per cose necessarie ! Datevi delle priorità ! Giustificate queste opere con la vocazione turistica e lungo il corso non c è un cavolo di cestino per gettare un pezzo di carta!!
    Avete raso al suolo una piazza del popolo cambiandole totalmente i connotati.. Nessuno toglie che non sia bella , ma di questi tempi, dove i comuni piangono e chiedono sempre poi tasse ai cittadini già schiacciati dalla crisi e dalle tasse statali .. Mi chiedo era necessario??
    E poi non è bello quando ci si avvicina alla villa comunale quel vedere e non vedere ad esempio la punta della torre del castello tra le fronde degli alberi ( malati secondo alcuni)? Come una prua di una nave da crociera che si intravede tra i palazzo di una città …
    Addentrandosi poi nella villa ci si avvicina e si può ammirare da vicino il castello nella sua maestosità e bellezza.
    Anzi proprio una delle caratteristiche che rende particolare Manfrwdonia è che la villa comunale si articola sviluppa è circonda il castello. E quegli alberi ( già divelti in piazza del popolo) fanno parte dell’identità e della storia della nostra villa!
    Giù le mani!
    Facendo così non solo i turisti andranno altrove, ma anche i manfredoniani che vivono fuori e che comunque tanto sollievo danno nei periodo festivi a molte attività della città tornando a Manfredonia la vedranno sempre più diversa dai loro ricordi e affetti!
    Come una donna che entra nel vortice della chirurgia plastica!! Irriconoscibile e orrenda e ridicola!!
    Lo stesso dicasi per il lungomare !!!
    Gli interventi si fanno CONSERVATIVI, ad una città non si cambiano i connotati!!
    Vi siete riempiti le tasche ????
    Beh, anzi meh, tornate a scuola, e toglietevi ….

    Lignoranzaèunabruttabestia 23/04/2014 16:58 Rispondi
  • Certo che ormai per respirare un po d aria e stare un po all ombra dobbiamo andare al bosco quarto

    xgio 19/03/2014 20:11 Rispondi
  • Gli alberi non si ammalano, tranne alcuni casi specifici!
    Gli alberi deperiscono se non sono curati!
    La manutenzione si fa più volte all’anno mentre l’abbattimento si fa una sola volta!

    Anonimo 19/03/2014 18:11 Rispondi
  • Xché tagliare quei lecci che d estate ci offrono cosi tanta ombra??ormai siamo un paese senza più verde!!

    xgio 19/03/2014 15:08 Rispondi
  • I servizi igienici li facessero vicino al parco giochi, praticamente dove adesso ricorrono i vecchietti dei giardini (giù al fossato) o le mamme per i figli (sopra al fossato tra le aiole). Almeno i turisti non avvertiranno più la puzza!
    E come al solito, a Manfredonia, il rimedio più praticato prevede l’abbattimento degli alberi|

    ilproletario 19/03/2014 14:52 Rispondi
  • Questa volta l’impianto d’illuminazione fatelo in modo che non possa essere vandalizzato, sperando che duri nel tempo.
    Una volta finiti i lavori…. si auspica che tale importante monumento sia sorvegliato o da addetti o da un efficiente servizio di videosorveglianza…. altrimenti saranno, per l’ennesima volta, soldi sprecati inutilmente…

    semprevigile 19/03/2014 11:02 Rispondi
  • belle notizie

    vincenzo 19/03/2014 10:35 Rispondi

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