Dal 1 di febbraio la sede INAIL di Manfredonia ha cambiato la sua locazione, spostandosi da Via di Vittorio al primo piano del Poliambulatorio presso l’Ospedale San Camillo De Lellis rispettando gli orari consueti. Scongiurata la chiusura grazie all’intervento del Sindaco e la disponibilità del Direttore Generale dell’ASL che ha messo a disposizione i locali, non è sfuggita ai tagli lineari della “spending review “, menomandone la propria funzione , limitando la propria attività solo alla sfera amministrativa e a quella medico-legale. Nonostante lo spostamento di sede abbia azzerato i costi, questo non ha impedito la direzione regionale il declassamento di sede, l’obbligando cosi’ tutti i cittadini del comprensorio di Manfredonia, Monte S..Angelo, Vieste, Mattinata,San Giovanni Rotondo e Zapponeta a recarsi a presso la sede di Foggia per sottoporsi a visite mediche. Una sottrazione di servizi ingiustificata, se si pensa che la presenza di medici presso la sede di Manfredonia non comportava assolutamente costi aggiuntivi anzi tutti gli infortunati che saranno costretti a recarsi a Foggia avranno il diritto a chiedere il rimborso spese per il viaggio, quindi in definitiva ci sarebbe un aumento dei costi per l’Ente.
La sede di Manfredonia diventa cosi’ un punto di raccolta documenti e di informazione. Infine con il ridimensionamento della sede si contravverrebbero le “Linee guida e criteri generali per la riorganizzazione” del C.I.V. (Consiglio di Indirizzo e Vigilanza) dell’INAIL del 30/04/2013, dove si ribadisce “Il rafforzamento del principio di prossimità orientando l’impiego delle risorse umane, professionali e dirigenziali verso il territorio per i servizi alla persona” prevedendo un nuovo assetto con l’aggregazione di unità [territoriali] in reti di produzione … [attuando] i seguenti criteri; 1. La valutazione dei bisogni del’utenza; 2. La dimensione e le caratteristiche geografiche del bacino di utenza servito.
Una decisione che lascia francamente tutti perplessi: arriva una soluzione intermedia, preludio a quella finale di chiusura senza se e senza ma, come per il tribunale, come succederà per l’ospedale e tanti altri servizi……dove il comune cittadino funge da spettatore inerte pagando sulla propria pelle errori commessi da altri…….
Negli ultimi tempi questo piano di chiusura di sedi INAIL sembra aver avuto una battuta d’arresto per ulteriori approfondimenti, e sembra che in alcuni casi ci sia un dietrofront, e se così dovesse essere qualcuno potrebbe essere chiamato a giustificare le decisioni prese sulla sede di Manfredonia.