L’Abusivismo edilizio, grave causa di degrado del territorio e dell’ambiente anche in provincia di Foggia, ha ricevuto un significativo contrasto con la recente sentenza del Tribunale di Foggia nell’ambito della vicenda del cosiddetto “ECOMOSTRO” di Sant’Agata di Puglia.
L’attività investigativa, avviata nel 2009 dal Corpo Forestale dello Stato, ha portato al sequestro dell’immobile e al deferimento all’Autorità Giudiziaria di diversi soggetti. La struttura, formata da quattro blocchi per complessivi sette piani, è ubicata alle porte del Comune di Sant’Agata in area a rischio idrogeologico, e costituisce una ferita per il territorio e per il paesaggio. Il Giudice dell’Udienza preliminare con la sentenza in data 13 marzo 2014 relativa ad una parte del procedimento ha disposto la demolizione dell’opera abusiva nonché il risarcimento delle parti civili, tra cui l’associazione Italianostra, ribadendo, implicitamente, il principio che l’abuso edilizio arreca un danno alla collettività portatrice di interessi nel mantenimento dell’integrità del territorio.