In particolare, l’ipotesi delittuosa al vaglio degli Organi investigativi riguarda l’uso di autocertificazioni e di titoli di studio/specializzazione falsi da parte di insegnanti di sostegno, originari del foggiano. L’obiettivo illecito perseguito dagli indagati era quello di scalare le graduatorie per l’assegnazione di incarichi di supplenza e, quindi, di maturare indebiti punteggi allo scopo di ottenere, in maniera fraudolenta, l’assunzione in ruolo presso gli istituti scolastici.
Gli interventi – operati in Capitanata ed in altre sette province, in cinque regioni d’Italia – sono stati eseguiti, oltre che nei confronti degli indagati, anche presso numerosi istituti scolastici allo scopo di riscontrare le anomalie relative alle posizioni di ulteriori insegnanti, sulle quali saranno sviluppati gli approfondimenti del caso.
FUORI I NOMI E DIAMOLI IN PASTO ALL’OPINIONE PUBBLICA!
MA LA NORMA SULL’AUTOCERTIFICAZIONE PREVEDE CHE IN CASO DI VITTORIA DI UN CONCORSO BISOGNA PRESENTARE GLI ORIGINALI DI QUANTO AUTODICHIARATO….
POSSIBILE CHE CHI DI DOVERE NON SAPPIA QUESTO…. GATTA CI COVA…..