Ogni sforzo fatto per impedire il trasferimento del Centro Padre Pio non ha sortito alcun effetto. E questo perché, con determinazione del 31 gennaio 2014, il trasferimento del centro era stato già autorizzato dalla Regione Puglia. “Eppure – spiega Massimiliano Di Fonso, segretario confederale Usppi – l’assessore alle Politiche della Salute, Elena Gentile – ci aveva messo la faccia, impegnandosi davanti alle donne, operatrici e mamme di famiglia del centro, affermando che lo stesso non sarebbe mai stato trasferito. Ma così non è stato: Gentile non ha preso in giro l’Usppi, nonostante le richieste della stessa di evitare iniziative e manifestazioni affinché il suo inutile quanto propagandistico intervento non abbia sortito nessun effetto; Elena ha preso in giro quelle donne che l’hanno ospitata in casa, assicurando che dovevano passare sul suo corpo prima che potesse avvenire il trasferimento”.
“Questa è la farsa dell’assessore alla Salute, questo è il risultato della incapacità di poter essere coerenti con la gente e che prima di tutto vengono gli interessi fra frati e politici. Adesso faremo l’impossibile per far si che Fondazione dei Centri Padre Pio rimanga nella sua ubicazione storica per continuare a dare assistenza e riabilitazione ai degenti ed all’utenza che si serve di questa struttura per ottemperare al fabbisogno di salute”.
“Vogliamo capire bene le motivazioni occulte – annuncia battagliero Di Fonso – di chi ha autorizzato questo trasferimento gestito fra Asl Fg e Regione Puglia e vogliamo fare chiarezza se il trasferimento è stato pilotato con atti amministrativi poco chiari. In questa storia del trasferimento, chiudendo dopo 40 anni il centro a Manfredonia, si sente puzza di bruciato: infatti contro questa vera ingiustizia, contro il barbaro trasferimento dei pazienti ormai diventati pacco postale, il sindacato Usppi intende far conoscere ai cittadini di Manfredonia e Monte Sant’Angelo il perché il centro sia diventato veicolo di interessi a danno della salute di questa comunità”.
GIà UN ANNO FA I FRATI E CHI PER LORO SI SONO COMPORTATI IN MANIERA IMMORALE E SENZA SCRUPOLI BUTTANDO FUORI PERSONE CHE DA ANNI HANNO LAVORATO PER LORO IN MANIERA LODEVOLE PER SOSTITUIRLE SENZA MOTIVO ,FORSE ANCHE IN CIò CI SONO ACCORDI POLITICI O ALTRO,ADESSO CHE STANNO RICEVENDO LE DENUNCE STANNO CERCANDO DI CORRERE AI RIPARI TOGLIENDO LA NUOVA COOPERATIVA.
MA VORREI AGGIUNGERE CHE ANCHE GRAN PARTE DEL PERSONALE CHE ADESSO QUESTO SINDACATO STA DIFENDENDO HA COLLABORATO,PER SCOPI PERSONALI E NON SOLO, A FAR CACCIARE QUESTE PERSONE,E ADESSO SOLO PER UN TRASFERIMENTO STA ALZANDO QUESTO POLVERONE, LORO ALMENO IL LAVORO CONTINUERANNO AD AVERLO .AVREI MOLTE,MOLTE COSE DA DIRE MA CIò CHE CI è SUCCESSO è LUNGO DA RACCONTARE,FORSE LA COSA MIGLIORE E’ LASCIARE UN INTERVISTA PER FAR CONOSCERE AI CITTADINI LA VERITà SU TUTTA QUESTA GENTE CHE HA RISO E SI è DIVERTITA SULLE DISGRAZIE ALTRUI. GRAZIE E CHIEDO SCUSA PER LA LUNGHEZZA DEL COMMENTO .
Abbandoniamo questa Regione Puglia prima che faccia altri guai a Manfredonia.Ci stanno portando via tutto e quanto dico tutto dico tutto.Bravi signori della regione,non conosco i retroscena e non li voglio nemmeno sapere ma certamente il tutto per danneggiare Manfredonia.
era sicuramente da tempo tutto progettato
Era un vecchio progetto di un professore che voleva istituire, a questo punto a ragione, mi pare la MONDAUNIA.
la gentile e company hanno proprio scocciato ci stanno togliendo tutto……distacchiamoci da loro e affidiamoci ad altre regioni……di corsa