L’arcipelago delle Isole Tremiti scomparso. Imperversando il carnevale, è stato legittimo il pensiero che si trattasse di uno scherzo appunto di carnevale. Una notizia shock da far trasalire, carnevale o non carnevale. Ad accrescere l’inquieta curiosità innescata dal messaggio, l’autorevolezza della fonte che la riporta: l’Espresso numero 9 del 6 marzo 2014, pagina 17. Scorrendo il testo, chi l’ha letto si è in qualche modo rincuorato: la scomparsa c’era si, ma dalla maxi cartina di circa tre metri per uno e mezzo, esposta alla Borsa internazionale del turismo (BIT) di Milano. Una circostanza che ha fatto riaffiorare l’idea riveduta e corretta dello scherzo. Che trucco balzano, cancellare quelle isole dirimpetto al Gargano. Invece no, la realtà è risultata ben più amara. Quella maxi cartina era stata esposta a quell’importante evento per l’industria del turismo, dalla Regione Puglia per promuovere la Puglia della quale l’arcipelago delle Tremiti fa parte, è anzi una delle mete turistiche di punta. Grave quindi che una gigantografia che evidenziava le peculiarità della regione, non contenesse anche le isole diomedee. Ma chi l’ha predisposta?
“Una singolare gaffe della Regione Puglia che difficilmente verrà dimenticata”, scrive l’estensore della notizia. “L’arcipelago delle Tremiti era infatti completamente scomparso. Una svista – evidenzia – che ha provocato non poca indignazione nei tremitesi” e non solo, aggiungiamo.
Che si sia trattato o meno di una “svista” come graziosamente definita quella omissione dal collega giornalista, non sposta di molto una grave mancanza commessa da un ente che dovrebbe porre la massima e scrupolosa attenzione anche in queste cose che quisquilie non sono. Non ci attardiamo a indagare cosa hanno pensato quanti hanno visitato la BIT a cominciare dagli specialisti del settore. Chi non le conoscesse già avrà pensato che facciano parte di un altro continente.
Lungi pertanto ogni retropensiero che si richiami alle note polemiche circa una certa trascuratezza più volte denunciata anche in occasioni ufficiali, nei confronti del Gargano e, come vediamo, delle Tremiti cui bisognerebbe aggiungere altre preziosità geografiche come i Monti dauni. E senza voler fare cenno alla nota metafora andreaottiana, ci premuriamo suggerire alla solerte assessore Godelli, di controllare quanto meno il materiale promozionale della campagna turistica “Follow your nature” in partenza nei prossimi giorni, mirata sul Gargano e le Isole Tremiti.
Non vorremmo che le “gaffe” o le “sviste si ripetessero e a senso unico…
Michele Apollonio