Domenica 22 Dicembre 2024

L’Usppi e Cittadinanzattiva contro il declassamento del San Camillo de Lellis

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Recentemente la Regione Puglia ha sospeso le chiusure dei “Punti nascita” di Casarano e di Gallipoli, portando la discussione in Commissione per vagliare le criticità emerse in quegli ospedali che non riescono a garantire l’assistenza perché oberati dall’eccesive richieste. La domanda nasce spontanea <Perché la richiesta di proroga per il Punto Nascita dell’Ospedale di Manfredonia è stata rigettata dalla Regione?> tanto che l’anno scorso il 27 marzo 2013 l’Asl di FG ha dovuto deliberare la chiusura definitiva. La Segreteria USPPI di Manfredonia denuncia fortemente una grave disparità di trattamento da parte dell’assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, artefice del declino del San Camillo a semplice Ospedale di Base.

Anche l’associazione Cittadinanza Attiva ed il Tribunale per il malato si stanno mobilitando affinché tutte le forze politiche locali si responsabilizzino per orientare i propri sforzi verso la salvaguardia dell’Ospedale di Manfredonia affinché possa continuare ad esistere come Presidio Intermedio. Sabato prossimo l’USPPI e Cittadinanza attiva incontreranno il sindaco Angelo Riccardi per discutere su  come si possa attuare il Piano di Riordino con l’esiguo ossigeno che la Regione a colpi di delibere sta togliendo ai Servizi sanitari territoriali. Altra notizia assurda è quella dei 26 posti che verranno banditi per l’Asl di Foggia a fronte dei 418 riservati all’Asl di Bari, dei 158 per quella di Taranto, dei 60 per Brindisi e dei 29 per Lecce. E’ ovvio che con questi numeri l’Ospedale di Manfredonia non potrà auspicare a nessuna progressione in termini di risorse e quindi di servizi, continuando il suo percorso verso il totale declassamento e chiusura di altri reparti. Quanto dovranno pagare ancora la cittadinanza di Manfredonia e quella dei paesi limitrofi del Gargano a cui si stanno negando i principali servizi di tutela della salute? L’hinterland della nostra città abbraccia un bacino d’utenza di oltre 120.000 abitanti rispetto a quello dei centri di Casarano e di Gallipoli che contano ciascuno 20.000 abitanti e che distano tra loro appena 20 Km mentre un viestano per raggiungere gli Ospedali Riuniti di Foggia deve percorre oltre 100 Km. L’assessore regionale Elena Gentile ha sempre ribadito nei suoi comunicati che l’Ospedale di Manfredonia sta pagando un duro prezzo  a causa delle mancate politiche che le Istituzioni socio-sanitarie, nel corso degli anni, non hanno adottato per rimodernarlo e adeguarlo agli standard degli altri Ospedali regionali. Occorre però riflettere che per attuare ingenti ed importanti interventi di riqualificazione di un P.O. sono necessarie altrettanti rilevanti risorse finanziarie altrimenti i bei propositi rimangono solo sulla carta come è già accaduto in passato per la mancata attuazione del servizio di rianimazione nel reparto di ginecologia del nostro Ospedale.

Grazia Amoruso 

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Commenti

  • franco hai detto bene l’ospedale del Gargano , fuori dall’AslFG , questa è la proposta che tanto tempo sta chiedendo il componente sindacale USPPI Basta Antonio. diciamolo uno dei pochi che sta lottando sia per i dipendenti dell’ospedale che per i cittadini. vuole riportare l’ospedale ad un livello intermedio., ed anche per questo mi hanno riferito che i dirigenti lo tengono sotto il mirino, è uno fuori dai soliti schemi. Spero che continui a lottare , perchè noi vogliamo a tutti i costi un ospedale intermedio con la riapertura dell’ostetricia

    piero 28/02/2014 14:42 Rispondi
  • se non riaprite ostetricia qui tra qualche mese scendiamo i piazza con i forconi … la gente è stanca,disgustata,affranta, senza parole per tutto quello che sta succedendo ad una città che in troppi vogliono male…ci siamo rotti davvero adesso..queste sono parole fin troppo gentili per quello che succede al nostro ospedale. non ci importa dei giochi politici, volgiamo l’ospedale del gargano.a sgr è tutto in tilt.BASTA

    franco 28/02/2014 10:22 Rispondi

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