Giovedì 21 Novembre 2024

Negro: 'Apprezziamo decisione della Gentile di bloccare temporaneamente la chiusura dei punti nascita di Gallipoli e Casarano'

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“Apprezziamo la decisione dell’assessore alla Sanità Elena Gentile di bloccare temporaneamente la chiusura dei punti nascita di Gallipoli e Casarano. Pur tuttavia la questione merita un approfondimento nell’apposita Commissione per individuare una soluzione che coniughi il rispetto degli obblighi governativi di chiusura di alcuni reparti con il diritto delle donne di partorire in luoghi facilmente raggiungibili in tempi brevi e sicuri”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, che nei giorni scorsi si era nuovamente e apertamente schierato contro la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia di Gallipoli e Casarano, associandosi alle proteste dei sindaci e dei cittadini contro la decisione da parte della Regione Puglia di accelerare la soppressione di questi reparti ospedalieri.

“Giudichiamo positivamente la scelta dell’assessore regionale alla Sanità – ha sottolineato il capogruppo Udc – Siamo stati tra i primi a mettere in evidenza e a condividere le preoccupazioni di migliaia di cittadini che rischiano di vedersi privati di servizi considerati essenziali e primari, come quello del reparto di ostetricia, la cui soppressione nelle strutture ospedaliere di Casarano e Gallipoli, lascerebbe scoperta una vasta area che raggruppa numerosi Comuni dell’area ionica salentina, tra l’altro meta anche di migliaia di turisti nel periodo estivo. Non si può ignorare, infatti, che il punto nascita di Gallipoli e Casarano coinvolge un comprensorio di 200mila abitanti ed è raggiungibile facilmente da molti Comuni in 15-20 minuti. La soppressione provocherebbe gravi disagi e rischi per le partorienti di Comuni come Alliste, Racale e Taviano, le quali per raggiungere il punto nascita più vicino, Tricase o Copertino, dovranno percorrere un tratto di strada che dista almeno 45-60 minuti nelle condizioni di traffico più favorevoli. La decisione di bloccare tale chiusura, anche se temporaneamente, fa tirare ora un sospiro di sollievo alle popolazioni locali e agli amministratori di quel territorio – ha concluso il presidente Negro – Auspichiamo che si possa giungere a breve ad una scelta definitiva che tuteli i diritti delle donne a partorire in un posto sicuro e non si voglia più tornare indietro di qualche decennio, privando i cittadini di servizi essenziali ed indispensabili”.

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