“Sta ormai scoppiando il caso sul “regolamento pascolivo” approvato dalla Regione Puglia il 30/12/2013. Detto regolamento contiene una serie di anomalie e restrizioni per gli allevatori del Gargano tali da mettere in forte difficoltà la zootecnia dell’intero territorio. Secondo la nuova disciplina l’esercizio del pascolo nei terreni pascolivi si può autorizzare solo dal 1 marzo al 30 novembre per le altitudini fino a 600 metri, dal 1 aprile al 1 novembre per le altitudini tra i 600 e i 1000 metri e dal 16 giugno al 15 ottobre per i terreni con altitudine superiore ai 1000 metri. Inoltre prevede che ad ogni addetto non possano essere affidati più di 20 capi di bestiame grosso (bovini/equini) e non più di 100 capi di bestiame minuto.
Sono solo alcune delle restrizioni contenute nel regolamento. Per la conformazione geografica e geologica del Gargano e per le problematiche legate alla tipologia di bestiame ed infrastrutturale, tale regolamento poco si sposa con l’attività di pascolo. Inoltre i comuni a margine di questo regolamento, non stanno provvedendo all’assegnazione della fida civica, questo comporta un ulteriore aggravio per le aziende del settore, considerato che quasi tutti gli allevatori per beneficiare di spazi per i pascoli, di quote e di gasolio agricolo, contano ogni anno sui terreni concessi in fida dagli enti comunali.
Le associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme e a breve potrebbe scoppiare la protesta. In una nota il Parco Nazionale del Gargano (corresponsabile di questo regolamento), si dice soddisfatto degli incontri con la regione sulla questione, ma a quanto pare si tratta di mera propaganda, anche perché la situazione continua ad essere in stallo.
Il taglio prettamente ambientalistico dato al testo tiene poco conto del lato produttivo delle zone del Gargano.
L’unica soluzione al problema potrebbe essere la sospensione del provvedimento, visto che le scadenze per le domande di aiuto da parte degli allevatori sono alle porte, e successivamente migliorarlo “calandosi” nelle realtà ed interessando l’intero settore, e appunto, tenendo conto delle problematiche che ogni giorno gli allevatori affrontano.
Personalmente mi sono fatto carico di chiedere la sospensione del Reg. Regionale n°27 del 30/12/2013 alle commissioni regionali, agli assessorati all’ambiente e all’agricoltura della regione Puglia”. Questa la nota inviata da Generoso Rignanese, consigliere comunale di Monte Sant’Angelo, che pone all’attenzione le limitazioni e i danni che il regolamento in oggetto arrecherebbe alle aziende zootecniche del Gargano.
Dove sono i rappresentanti della Capitanata e del Gargano a Bari?
Che cosa stanno a fare alla Regione? Solo per prendersi il lauto stipendio????
Non hanno capito che i baresi ci considerano una colonia? Una terra inutile e che noi foggiesi siamo gente inutile per loro?
SVEGLIA!!!!!