Si svolgerà il 25 e 26 febbraio il congresso provinciale Spi-Cgil di Foggia. Martedì 25, nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte di Foggia, l’assemblea congressuale comincerà alle 16.30 e sarà aperta dalla relazione di Franco Persiano, Segretario Generale Spi-Cgil Foggia. Alle 17.30, prenderà il via la tavola rotonda su “Piani di Zona: contrattazione sociale fattore di sviluppo”. All’incontro parteciperanno Giovanni Novelli, Spi Foggia; il sindaco Gianni Mongelli; il Segretario provinciale Fnp Cisl, Giuseppe Santelia; l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Manfredonia, Paolo Cascavilla; l’economista Francesco Pastore e Antonella Morga, Segretaria regionale Cgil Puglia. Il congresso provinciale Spi-Cgil Foggia si concluderà mercoledì 26 febbraio, all’Hotel Holiday di Foggia (via Napoli, km 2,8). L’inizio del dibattito è in programma alle ore 9.30. Alle ore 11, l’intervento di Filomena Trizio, Segretario Generale Cgil Foggia. Le conclusioni saranno affidate a Claudio Cola, della Direzione Nazionale Spi-Cgil.
LA STRADA PER USCIRE DALLA CRISI. “Questo congresso ha un’importanza particolare per la Cgil, certo, ma anche per il Paese nel suo insieme”. E’ Franco Persiano, Segretario generale Spi-Cgil Foggia, a tracciare un primo bilancio delle assemblee che hanno preceduto il Congresso Provinciale in programma il 25 e 26 febbraio prossimi. “C’è un obiettivo che a me”, prosegue Franco Persiano “pare si stia raggiungendo con i lavori congressuali: quello di allargare lo spazio politico e di rappresentanza del sindacato e della Cgil in particolare e di indicare al Paese una strada possibile per uscire dalla crisi. Il documento confederale, largamente unitario, intitolato “Il lavoro decide il futuro”, è la scommessa non solo per quello che rappresenta per ciascun cittadino, ma anche e soprattutto perché “decide il futuro”, ci dice cioè quale modello sociale e per quale Paese. In tempi di finanza creativa, di rendite e patrimoni esentasse, di grandi ricchezze che non si toccano, quel titolo rimanda a uno scenario completamente rovesciato: dignità di vita per tutti, equità, coesione sociale”.
IL COMPITO DELLO SPI-CGIL. “Il compito dello Spi, dei suoi uomini e delle sue donne”, continua Persiano “è quello di fare della memoria lo strumento forte di lotta presente, per attuare il principio di eguaglianza, per rendere universali i diritti, quelli di ieri, quelli di oggi, quelli di domani per i nostri figli e nipoti. Lo Spi è il sindacato del territorio, con i suoi 28.500 iscritti è l’organizzazione più grande della Capitanata. Il suo radicamento è il motivo principale della sua iniziativa, in un rapporto di causa-effetto che finisce per autoalimentarsi: qui, sul territorio lo Spi incontra i bisogni delle persone in carne ed ossa, le esigenze legate ai bisogni reali, che chiedono rappresentanza e risultati. Per questo siamo così attenti alla contrattazione territoriale, al confronto con le Autonomie locali e alle scelte che assumono sui servizi sociali, sulla sanità, sul reddito, sulla sicurezza”.
NON CI ARRENDIAMO. “Noi siamo quelli dello Spi e non ci stancheremo di lottare per tutto questo. In preparazione del Congresso provinciale abbiamo sviluppato delle iniziative pubbliche di confronto sulla lotta l’evasione, per spostare verso il sociale quote di recuperi dell’evasione dei tributi comunali; a San Severo e Cerignola confronto pubblico sui temi della ‘Crisi che si scarica sulle donne e sui Pensionati/e’; a Foggia una tavola rotonda sul tema ‘Riduzione delle liste di attesa nella Sanità’. Noi siamo quelli dello SPI… ‘siamo in pensione dal lavoro, non dalla lotta’, ci disse nel congresso del 2010, la partigiana combattente Giovanna Marturano, scomparsa l’anno scorso all’età di 100 anni. Un lungo viaggio, quello di Giovanna. Un lungo viaggio quello dello Spi, che trova nel congresso una tappa importante per cambiare l’Italia” –