Riceviamo e pubblichiamo una lettera di precisazione a firma della Coordinatrice territoriale di Cittadinanzattiva, Eleonora Pellico, e della Segreteria Cittadina USPPI Sanità, in merito all’articolo “Per salvare il nostro ospedale da chi dobbiamo difenderci?” pubblicato in data 15.02.2014 sulla versione cartacea e in data odierna sul nostro portale: www.manfredonianews.it.
L’associazione Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato e la segreteria cittadina USPPI Sanità, tengono a precisare inesattezze riscontrate nell’articolo in oggetto.
Riguardo al personale coinvolto nella frode al sistema sanitario nazionale, trattasi di un dipendente ammistrativo Asl Fg e un ex dirigente medico, attualmente indagati, e ad oggi nessun altro dipendente risulta raggiunto da tali provvedimenti.
Inoltre, affermare che sono quotidiane le notizie sulla mala sanità che riguardano il nostro ospedale e che ogni giorno si soffre e si muore è una falsità, visto che tale dato non trova riscontro in denunce effettuate. Ricordiamo che i politici non lavorano in ospedale e che vi è molta disinformazione giornalistica.
Per un corretto giornalismo bisognerebbe fare attenzione a ciò che si pubblica e avere le prove concrete e inconfutabili.
Invitiamo il sig. Raffaele Di Sabato a trascorrere un’intera giornata nei vari reparti in modo da valutare il lavoro quotidiano del personale sanitario, prima di incolparlo di scarsa responsabilità e/o appartenenza politica e sindacale.
Ancora, vorremmo ricordare che le tre donne non sono “sole”, visto che l’associazione Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato e la segreteria cittadina USPPI Sanità, hanno organizzato il corteo e il convegno anche a sostegno delle loro rivendicazioni (per quanto non correttamente espresse poiché è palese che l’ospedale San Camillo de Lellis è stato già “declassato” a ospedale di base e che, dunque, occorrerebbe esporre uno slogan differente, riferito semmai ad un ripristino del “livello intermedio”) e che le suddette organizzazioni, in particolare Cittadinanzattiva – TDM hanno precedentemente (e senza farsi pubblicità) e continuano ancora a lottare per il ripristino del livello intermedio dell’ospedale di Manfredonia, in stretta collaborazione con il Sindaco Angelo Riccardi, nonché con i politici del territorio.
Infine, sempre in merito alle rivendicazioni delle tre donne, sarebbe utile far loro capire che chiedere la riapertura del punto nascita è un non senso, considerato che si tratta di disposizioni ministeriali alle quali anche la Regione Puglia si è dovuta attenere e che nel RR n. 36 del 2012 approvato, non vi è menzionato affatto il reparto di ginecologia e ostetricia (fermo restando che la ginecologia continua a funzionare regolarmente).
Chiediamo che venga pubblicata integralmente la presente lettera di precisazione nella speranza di contribuire a fare chiarezza nel marasma di notizie, talvolta troppo approssimative se non false e tendenziose, che si stanno accavallando in questi giorni.
La Coordinatrice territoriale di Cittadinanzattiva
Segreteria Cittadina USPPI Sanità
Ma quist ch dicn… Da che parte stanno… Ostetricia deve riaprire basta.. Non hanno considerato la chiusura dei tre mesi altro che chiacchiere… Che dicono, che vogliono.. Ma lo vogliono difendere l ospedale o no?