La criminalità organizzata e il racket delle estorsioni alzano il tiro a Foggia e lo fanno prendendo di mira nuovamente la famiglia Zammarano, imprenditori edili più noti in Capitanata. Ieri sera una Y10 è stata fatta esplodere, in via Grieco a Foggia, proprio accanto allo studio immobiliare di Massimo e Arturo Zammarano. Un boato fortissimo avvertito da tutto il quartiere: l’esplosione ha danneggiato numerosi altri mezzi in sosta nella zona e alcune automobili che si trovavano nei box sottostanti. secondo quanto accertato dai carabinieri la Y10 è stata rubata sabato sera in viale Luigi Pinto, alla periferia del capoluogo dauno, e dopo averla imbottita di esplosivo è stata fatta esplodere. Stando ai primi accertamenti non sarebbe stato utilizzato alcun telecomando a distanza visto che non sarebbe stato recuperato alcun congegno elettrico.
Gli investigatori hanno recuperato parti dell’automobile che sono state inviate ai Ris, il Reparto delle investigazioni scientifiche, che le analizzeranno per verificare il tipo di esplosivo utilizzato. Per tutta la notte e anche questa mattina gli inquirenti hanno ascoltato i tre fratelli Zammarano che, avrebbero riferito, di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive. Il 22 maggio del 2013 sei colpi di pistola furono sparati da ignoti contro la Mercedes su cui viaggiavano l’imprenditore Arturo Zammarano, fratello di Massimo, e un amico. In quell’occasione gli amici avevano lasciato da poco proprio la sede dell’immobiliare quando, dopo qualche metro, l’automobile venne presa di mira dal fuoco. Anche se gli inquirenti sulla vicenda mantengono il più stretto riserbo la pista del racket delle estorsioni sembra quella più seguita.
Il Sindaco «Una criminalità sempre più arrogante e aggressiva ha fatto esplodere ieri sera un’auto bomba in Via Grieco, di fronte agli uffici del costruttore Zammarano. Lo ha fatto poco prima delle otto di sera, incurante del rischio di causare una strage in un’ora in cui la città vive la tranquillità di un giorno festivo, con i foggiani ancora in strada». Lo afferma il sindaco Gianni Mongelli dopo il grave attentato avvenuto nella serata di ieri ai danni dell’imprenditore foggiano. “Come Sindaco – continua il primo cittadino -, non posso non esprimere profonda preoccupazione per questi avvenimenti. Un attentato come quello di ieri, indifferente al rischio di coinvolgimento di ignari cittadini, è un insulto intollerabile per una città onesta ed è una minaccia inaccettabile per un imprenditore. Auspico che la Magistratura e le Forze dell’Ordine riescano quanto prima a individuare gli autori di questo gravissimo episodio. Lo spero, augurandomi che eventuali testimoni assicurino il loro apporto alle indagini e che gli imprenditori oggetto di queste azioni ignobili offrano la massima collaborazione agli inquirenti. Foggia reagisci!”.
Corriere del Mezzogiorno