Il contentino della sola delega al Suap e alle Attività produttive lo ha rispedito al mittente. L’ex assessore all’Urbanistica, Augusto Marasco di buon’ora ha depositato le proprie dimissioni alla segreteria generale del Comune. La frattura con il sindaco, Gianni Mongelli che ieri gli ha revocato la delega all’Urbanistica per “punirlo” della sua possibile candidatura a sindaco alle primarie del centrosinistra, non è più sanabile. Marasco non ha ancora ufficializzato la sua partecipazione alle primarie per nome e per conto del segretario provinciale del Pd, Raffaele Peimontese che lo ha corteggiato negli ultimi 20 giorni. Ma è questione di ore. Mongelli, che ha sempre detto che non si sotrrarrà alle primarie, al momento è il candidato del segretario cittadino del Pd, Mariano Rauseo. Piemontese-Marasco contro Rauseo Mongelli questo lo scenario che si va delineando. A fare da contorno gli altri candidati-sindaci del centrosinistra che di qui a martedì prossimo dovranno ufficializzare la propria partecipazione depositando 350 firme. L’ex assessore all’urbanistica in una nota diffusa in mattinata ha risposto alle molte critiche che hanno affollato il web e la rete ieri sul rapporto tra politica e mattone, sulle ragioni per le quali il sindaco ha defenestrato il tecnico che aveva scelto due anni fa e al quale aveva affidato accordi di programma, piano urbanistico generale, piani di recupero e di riqualificazione. «Sono stati due anni molto impegnativi soprattutto perchè è un lavoro che si deve svolgere – ha sottolineato Marasco in un passaggio della sua lettera di dimissioni – in mezzo a due spinte contrapposte: da un lato quella che nel chiedere che si definisca la pianificazione generale, sembra sottovalutare peso e importanza delle soluzioni ai problemi; e le pressioni per le varianti immaginate sempre come scorciatoia». Nel frattempo tacciono le segreterie cittadina e provinciale del Pd al centro di una bufera politica e di un congresso provinciale mai archiviato.
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Capitanata