Facevano acquistare alla Asl di Foggia disinfettante, commercializzato da un produttore estero a circa 60 euro, a 1600 euro più iva. E’ quanto scoperto dagli uomini della Guardia di finanza di Foggia che hanno eseguito 4 provvedimenti coinvolgendo nell’inchiesta sette persone: cinque dipendenti della Asl e due imprenditori. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa ai danni di ente pubblico. Hanno ottenuto gli arresti domiciliari Giovanni Grilli, funzionario della Asl e l’imprenditore Ettore Folcando. L’imprenditore Stefano Frongia ha avuto la misura del divieto di esercitare imprese. Obbligo di dimora per Nicola Marinaro, anche lui dipendente della Asl.
Nell’inchiesta sono state coinvolte altre tre persone,tra imprenditori del settore sanitario e dipendenti della Asl. Le indagini, che si riferiscono al periodo tra il 2009 e il 2011, dicono che i cinque funzionari della gestione del patrimonio della Asl foggiana avevano fraudolentemente liquidato il pagamento di fatture per acquisti di un prodotto disinfettante per sale operatorio, raggirando le procedure previste in materia di appalto e in assenza di autorizzazioni alla spesa. Sebbene le autorizzazioni di spesa del prodotto erano relative solo a 90 flaconi, dal 2009 al 2011, era stata irregolarmente deliberata l’acquisto di 929 flaconi per una spesa complessiva per la Asl di oltre un milione e 700mila euro. Le società fornitrici – dicono gli inquirenti – avevano corrotto i dipendenti pubblici attraverso tangenti per un valore quantificato in non meno di 14mila euro. Inoltre nel corso dell’inchiesta è emerso anche che per le delibere erano stati utilizzati timbri contraffatti delle unità ospedaliere per falsificare l’attestazione di avvenuta ricezione della merce. E’ emerso, infatti, che a fronte del pagamento di 839 flaconi, già effettuato al momento delle indagini, era stata consegnata una quantità comunque non superiore a 800. Nel corso delle indagini la finanza ha sequestrato beni per un valore di unmilione e seicentomila euro. Sottoposti a sequestro cautelare 27 fabbricati, 48 terreni, 8 autovetture, 27 conti correnti bancari e 3 quote di società.