Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, diviene attuativa la norma all’articolo 2 del “Decreto del Fare”. Viene, dunque, istituito un nuovo strumento per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI). E grazie all’emendamento a prima firma del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), ad accedere al fondo saranno anche le imprese agricole e della pesca. Ribattezzata la “Nuova Sabatini, il provvedimento prevede l’istituzione di un plafond di risorse presso Cassa Depositi e Prestiti di 2,5 miliardi di euro (incrementabile fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari potranno utilizzare per concedere alle PMI finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro.
“Attendevamo da mesi questo provvedimento – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S), componente della Commissione Agricoltura della Camera – Ora le aziende, comprese quelle agricole ed ittiche, avranno la possibilità di accedere ai finanziamenti agevolati. Certo non è la soluzione alle molte criticità che presenta il comparto primario, ma è comunque un inizio su cui ci siamo battuti in Commissione. Bene anche il meccanismo automatico nonché l’accesso agevolato che semplifica la procedura. Mi auguro che le aziende agricole ed ittiche pugliesi possano trarre vantaggio da questo strumento. Continuiamo – conclude L’Abbate – a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per tradurre in norme tutte le istanze del settore. Ci auguriamo che venga quanto prima calendarizzato il collegato agricoltura alla legge di stabilità: un provvedimento fondamentale ma, ad una prima lettura, assolutamente insufficiente a risollevare il comparto dalla crisi”.
Lo strumento è rivolto alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che operano in tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca grazie all’emendamento del MoVimento 5 Stelle, a prima firma Giuseppe L’Abbate. Possono, dunque, accedere al fondo le imprese che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali ed attrezzature ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Gli investimenti ammissibili sono destinati: alla creazione di una nuova unità produttiva, all’ampliamento di una esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento, al cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di una unità produttiva esistente, all’acquisizione degli attivi direttamente connessi ad una unità produttiva, nel caso in cui questa sia stata chiusa o sarebbe stata chiusa qualora non fosse stata acquisita e gli attivi vengano acquistati da un investitore indipendente. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data della domanda di accesso ai contributi. L’agevolazione prevede l’erogazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di un contributo pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati in via convenzionale su un finanziamento al tasso di interesse del 2,75%, della durata di 5 anni e d’importo equivalente allo stesso finanziamento.
I finanziamenti ammessi devono avere un importo tra i 20.000 euro e i 2 milioni di euro (anche se frazionato in più iniziative di acquisto per ciascuna impresa beneficiaria), devono essere a copertura degli investimenti e devono essere deliberati da una banca o da un intermediario finanziario. La durata massima dalla data di stipula del contratto di finanziamento, comprensiva del periodo di preammortamento o di prelocazione, è pari a 5 anni. I finanziamenti concessi, erogati in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto, possono essere assistiti dalla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia fino all’80% dell’ammontare del prestito. L’impresa può richiedere il finanziamento agevolato entro il 31 dicembre 2016.
Bravi il settore pesca e agricoltura è il settore più importante per la Capitanata.
Siamo fiduciosi che adesso le cooperative di pesca e il CIA informano i loro aderenti,per non farci scappare questa opportunità.
Possiamo adesso accedere a fondi agevolati far ripartire questi settori