Nel tardo pomeriggio di ieri giungeva presso la sala operativa del Commissariato di Manfredonia una segnalazione secondo la quale un ragazzo 22enne del luogo, si era allontanato dalla propria abitazione, con il chiaro intendo di togliersi la vita, dirigendosi verso la zona del porto industriale – banchina alti fondali di Manfredonia. Il ragazzo prima di uscire di casa aveva ingerito della candeggina ed appariva in stato confusionale.
Alle ricerche del giovane oltre al personale della Polizia di Stato, contribuiva anche personale delle locali Compagnie dei CC e della G. di F. nonché personale del 118 e personale della locale Capitaneria di Porto a mezzo di natanti per il controllo della fascia costiera interessata. Le ricerche apparivano difficoltose sia per la vastità del territorio da perlustrare e sia dal fatto che, considerata l’ora, la zona di ricerche non era illuminata.
Senza mai perdere la speranza di trovare il giovane ancora in vita, le ricerche venivano protratte per diverse ore, sino a quando la Volante del Commissariato, nel percorrere la S.S. nr.89, in direzione Mattinata, nei pressi del distributore di carburante, scorgeva la presenza di una persona, le cui caratteristiche fisiche corrispondevano a quelle dell’aspirante suicida, che barcollava in prossimità del ciglio della strada mettendo a rischio la propria incolumità. Il giovane che appariva in evidente stato confusionale, pur di non essere soccorso, declinava agli agenti false generalità, ma ovviamente non veniva creduto.
Dopo una incessante opera di persuasione, il malcapitato veniva convinto dagli Agenti a fare ricorso alle cure mediche per medicarsi alcune ferite causate da atti di autolesionismo, e con l’ausilio del personale del 118, il ragazzo veniva condotto presso l’ospedale di Manfredonia.
Per quanto riguarda i motivi che lo avrebbero spinto all’insano gesto, il giovane per il momento, preferiva mantenere assoluto riserbo.