“Lo Stato deve garantire la sicurezza del maresciallo Villani, al quale esprimo la mia solidarietà personale e istituzionale, e rafforzare il presidio del Corpo forestale dello Stato di san Marco in Lamis per migliorare l’efficacia della sua azione contro gli abusi edilizi, i disboscamenti e le altre attività illegali perpetrate a danno del territorio”. Lo chiede l’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, nell’interrogazione al ministro dell’Interno con cui ha portato all’attenzione del Governo l’attentato intimidatorio subito dal maresciallo Antonio Villani comandante della Stazione del CFS “in un’area della Puglia, il Gargano, in cui più aspra e, talvolta, violenta è la contrapposizione tra lo Stato e chi stupra l’ambiente”.
L’attentato risale alla sera del 31 gennaio e “solo una fortunatissima coincidenza ha evitato che l’ordigno provocasse vittime – continua Mongiello – E’ del tutto evidente che si sia voluto lanciare un avvertimento a chi guida il Corpo Forestale dello Stato, l’ennesimo di una lunga serie che ha interessato lo stesso Villani ed altri agenti e sottufficiali.
L’obiettivo è un manipolo di uomini che ha intensificato l’azione di controllo del territorio e portato alla luce numerosi casi di abusivismo edilizio e taglio indiscriminato dei boschi rientranti in un’area protetta.
Sono fiduciosa sull’esito delle indagini, che spero giungano presto all’individuazione degli autori materiali e dei mandanti – conclude Colomba Mongiello – Nel frattempo, mi pare opportuno che il Ministero dell’Interno rafforzi la tutela del comandante Villani e offra alla Stazione di San Marco in Lamis del Corpo Forestale dello Stato il sostegno necessario a svolgere più serenamente ed efficacemente la propria azione operativa”.