Dallo scorso fine settimana chiunque si trovi a passare per Piazza del Popolo può notare, affisso alla balconata della sede comunale di Palazzo San Domenico, uno striscione che recita: “Manfredonia è con il giudice Nino Di Matteo”. Un gesto ed un’esposizione simbolica, ma che al contempo esprimono tanto la compartecipazione dell’intera città alle vicissitudini che stanno riguardando il giudice in questione, quanto l’invito alla cittadinanza stessa nello schierarsi a favore della legalità con il proprio impegno quotidiano.
Il giudice Nino Di Matteo è un magistrato che, al pari di altri suoi colleghi impegnati nel contrasto alle mafie, sta subendo pesanti minacce; basti pensare alla prima lettera anonima ricevuta nel settembre del 2012, addirittura su carta intestata con stemma della Repubblica Italiana. Da allora è stato un continuo susseguirsi di lettere anonime, fino alle terribili intimidazioni rivoltegli recentemente da Totò Riina.
Nino Di Matteo a quanti chiedevano se ci fossero analogie con quanto successo, per esempio, con il giudice Borsellino ha risposto che “c’è una differenza importante: allora c’era solo il silenzio intorno a Paolo, oggi ci sono tantissimi italiani che stanno dalla nostra parte, semmai stridono certi silenzi istituzionali se confrontati alla solidarietà dei cittadini, delle persone senza nome che mi scrivono”.
La pensa allo stesso modo l’Amministrazione Comunale di Manfredonia che, per bocca del Sindaco Angelo Riccardi, spiega come l’esposizione dello striscione sia “un segnale per mostrare che Di Matteo non è solo. Con lui ci sono tutti i cittadini ed i giovani che ripudiano la violenza e l’illegalità. Continui a fare il suo lavoro, con la consapevolezza che noi siamo al suo fianco. La migliore scorta a difesa della vita dei magistrati rimane la mobilitazione popolare”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia