Domenica 22 Dicembre 2024

Fallimento Consorzio Mercato Ittico, M5Stelle: "Perché il Comune non ha revocato la concessione?"

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Il settore pesca dovrebbe essere uno dei settori trainanti per l’economia del nostro territorio. Il Mercato Ittico assume un ruolo importantissimo per la gestione e la commercializzazione dei prodotti ittici.
Un Mercato Ittico all’ingrosso ha la funzione di supportare a terra il lavoro dei pescatori, preservando la loro produzione da interferenze svantaggiose. .
Purtroppo, la cattiva gestione e la totale assenza di controlli, da parte degli organi preposti, hanno contribuito a creare un buco di bilancio e la crisi profonda del Mercato Ittico con perdite da capogiro fino allo scioglimento per integrale perdita del capitale sociale.
Con delibera del C.C. N. 39 del 19/05/2004, il Comune di Manfredonia affidava la gestione del Mercato Ittico alla società Co.Ge.M.I.M., capitale sociale di 3.274,14 €, Il Comune di Manfredonia, la Provincia di Foggia e la Camera di Commercio partecipavano con un quota del 22,50% pro capite. Totale partecipazione pubblica pari al 67,50%. La parte rimanente del 32,50% era affidata a 12 cooperative e un’associazione armatori pesca. Il Comune di Manfredonia è il socio di riferimento del consorzio.

Al 31 dicembre 2012, i debiti ammontavano a 1.443.184,00 € e le perdite risultavano a 1.212.626,00 €.
Alla debitoria milionaria venutasi a creare in questi 7 anni, il Comune di Manfredonia, con delibera C.C. n. 53 del 22.11.2011 prende atto dello scioglimento del “Consorzio di Gestione del Mercato Ittico” e la nomina tramite l’assemblea societaria, l’Avv. Saverio Belvisio di Bari come liquidatore della suddetta società percependo come 1° acconto per consulenza giuridica e amministrativa Euro 8.808,80 e poi successivi acconti di pari valore per un totale di 42.000 Euro. Da qui la gestione provvisoria e temporanea del servizio. Infatti, al fine di evitare una qualsiasi interruzione del pubblico servizio, con delibera n. 370 del 06/12/2012 “…la Giunta Comunale, autorizzava una gestione provvisoria e temporanea del servizio a favore del predetto Consorzio, per il tempo strettamente necessario a dare luogo alla procedura di una gara in concessione del servizio stesso e fino al prossimo fermo biologico. Per tale servizio viene nominato il dott. Mariano Ciritella Dirigente del 4°Settore del Comune di Manfredonia quale Responsabile Unico del procedimento”, delegando un semplice vigile urbano al controllo del Mercato Ittico.

Dopo una serie di anomalie riscontrate dal liquidatore, e dopo l’istanza di declaratoria fallimentare presentata da uno dei “2 ex dipendenti” del Consorzio,arriva la sentenza di fallimento, datata al n.01 (di protocollo) del 16 gennaio 2014 il Giudice dr. Francesco Murgo del Tribunale di Foggia ha dichiarato il fallimento del Consorzio Gestione Mercato Ittico di Manfredonia. Ironicamente,siamo detentori del primo fallimento dell’anno,nella provincia di foggia. Un bel primato.
Quella che doveva essere una risorsa per il territorio è stata trasformata in emorragia finanziaria. Le responsabilità del Comune di Manfredonia sono notevoli a causa dell’assenza dei controlli e del disinteresse nel richiamare, il Consorzio, al rispetto delle regole.
La struttura Mercato Ittico, costata ai cittadini Euro 5.980.570,89, in più di 7 anni di gestione non ha prodotto, stante a quanto dichiarato dal Comune nella nota n. 3136, neanche i canoni annui per Euro 321.083,24 (Mancato introito per le casse comunali) e non ha garantito l’eliminazione del fenomeno della distrazione di vendita che, nel vecchio mercato ittico (LUC) avveniva. Una struttura all’avanguardia da fare invidia a tante città marinaresche: una grande sala padiglione, una sala aste, locali per il conferimento del pescato, celle frigo e produzione del ghiaccio, zona smistamento, uffici direzionali, l’ufficio cassa, l’ufficio veterinario, palazzina di servizio per il custode, bar per il servizio di caffetteria,e tutte le apparecchiature per il buon funzionamento del mercato. Invece sentito i pescatori,tutta la struttura funziona al 30% delle sue potenzialità: Il nastro delle aste, con tanto di tabellone,mai partito e molte volte riparato; Cassette vendute come oro, e da chi? Pescatori che vengono pagati dopo alcuni giorni dalla vendita; Sottrazione di pesce,prima della vendita, Un bar con una sala da poker dentro un struttura pubblica,dichiarata dal comune “di evidenza pubblica”. La palazzina occupata da un armatore. ecc.
Ma di chi è la responsabilità oggettiva e soggettiva?
Andiamo per ordine, prendiamo in riferimento il Contratto di concessione al Consorzio Mercato Ittico.
Chi aveva la responsabilità di controllare e non l’ha fatto? Alla Luce di quanto stabilito dall’Art. 6 (lettera d) come mai il Comune non ha revocato la concessione, considerati i reiterati omessi pagamenti da parte del Consorzio del canone annuo dal 2006 al 26 gennaio 2011, come da nota n. 3136 del Comune?
Il consorzio non era obbligato a provvedere al pagamento dei servizi di utenza: acqua, fogna, elettricità, telefonia, oltre al pagamento della tassa di smaltimento dei rifiuti?
Come è possibile aver gravato sulle già malridotte casse comunali la somma di Euro 107.348,37 di elettricità per mora di voltura, quando l’Art. 7 del regolamento obbligava il Consorzio al pagamento di tutte le utenze compresa l’elettricità? Visto che il Consorzio subentra al comune così come è previsto all’art. 14?
il bilancio annuale del Mercato doveva essere approvato dal comune e doveva seguire il criterio fondamentale del pareggio?
Come si è raggiunto il pareggio, con le alchimie contabili? Dov’erano i revisori contabili, i rappresentanti del comune, della provincia e della camera di commercio?
Il Direttore di Ragioneria del Comune, in qualsiasi momento era autorizzato a prendere visione, riprodurre copie dei registri del Bilancio e dei documenti contabili in genere che attengono all’attività gestionale del Consorzio.
Nel bilancio del 2009 c’è già un passivo di 100.271,16 Euro.
Come mai il Direttore di Ragioneria non si è sentito in dovere di esercitare un controllo contabile sull’attività gestionale del Consorzio?
Il Comune, come evidenzia l’art. 17 del regolamento, si riserva la facoltà di controllare che le disposizioni di legge, regolamentari amministrative e disciplinari e quelle contenute nel presente contratto, vengano scrupolosamente osservate.
Chi aveva la responsabilità di controllare? Dov’erano l’assessore al ramo e il rappresentante del comune?
Dai bilanci 2009; 2010 e 2011 si riscontrano i risultati di gestione (totale perdite in 3 anni 1.248.167,10 Euro) . ANNO 2009, perdita Euro 100.271,16 Euro;ANNO 2010, perdita Euro 960.558,00;ANNO 2011, perdita Euro 187.338,00.
Nelle note integrative al Bilanci 2010-2011 del consorzio in “Cenni sulla situazione del lavoro” si legge quanto segue: …. Il comune di Manfredonia con propria nota n. 3136 del 26/01/2011 ha portato a conoscenza del Consorzio che vanta un credito di Euro 428.431,61 di cui: Euro 107.348,37 per fornitura di energia elettrica pagata dal comune nelle more della voltura dell’utenza; Euro 321.083,24 per canoni per concessioni arretrati dal 2006 al 2011.
Nella nota integrativa del bilancio 2010 risulta:
La perdita ha raggiunto la modica somma di 960.558,00 Euro.
Come se non bastasse, il Comune di Manfredonia ha concesso contributi straordinari in favore del Consorzio con delibera di Giunta Comunale n.22 del 15.04.2011, “… la Giunta Comunale concede al Consorzio € 37.176,00 a titolo di sostegno delle spese sostenute, in via di urgenza e per conto dell’Ente proprietario, afferenti a una serie d’interventi straordinari necessari per assicurare il normale funzionamento dell’attività mercatale”
Nel frattempo il Comune di Manfredonia ha predisposto lo schema di capitolato e atti connessi per l’affidamento del servizio di gestione a mezzo di apposita selezione a evidenza pubblica, approvando un regolamento di esercizio e bando di gara per il possibile nuovo Gestore del Mercato Ittico,andata deserta.
E’ opportuno, tuttavia, sottolineare che, la distrazione di pescato in continuo aumento, ha contributo negativamente sul bilancio del Consorzio determinando una accelerazione per lo scioglimento del Consorzio. Infatti, il pescato venduto direttamente sulle banchine degli ormeggi, senza alcun controllo, produce per i pescatori un irrilevante aumento di qualche centesimo in più sulla cassetta di prodotto ittico rispetto al prezzo d’asta del Mercato; favorendo il dislocamento d’importanti quantitativi di pescato fuori dal Mercato stesso.

Ora si attendono, nuovamente, gli esiti di gara proposta dal comune di Manfredonia per la gestione del mercato ittico.
La distrazione di pescato in continuo aumento, contribuisce negativamente sulla decisione dei candidati gestori, determinando una sfiducia nell’investire nel mercato ittico di Manfredonia.
I Sipontini 5 Stelle invitano tutti i pescatori a non farsi scappare dalle mani il futuro di questa città, sono loro il motore di una macchina che smuove l’ economia locale e loro devono risollevare questo settore. La pesca è un settore troppo importante, NON POSSIAMO PERMETTERCI DI FALLIRE ANCORA, ALTRIMENTI QUESTA CITTA’ MUORE.

I SIPONTINI A 5 STELLE

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Commenti

  • I CITTADINI 5 STELLE,DEVONO ESSERE PIU’ PRESENTI NELLE PIAZZE DELLA CITTA’ CON MANIFESTAZIONI CHE SIANO UN VERO,SANO E DIRETTO CONFRONTO CON LA CITTADINANZA INDIGNATA E STANCA DI SUBIRE CONTINUI TORTI E MALEFATTE DI OGNI GENERE !!!
    NON SOLO IL PROBLEMA PESCA AFFLIGGE LA NOSTRA CITTA’,MA CI SONO PROBLEMATICHE IN OGNI AMBITO DELLA SOCIETA’ SIPONTINA E IN PARTICOLAR MODO, NELLE VARIE STANZE DELLA POLITICA LOCALE SIA ESSA DI DESTRA , DI SINISTRA O DI CENTRO…SONO TUTTI ALLA FRUTTA !!!
    CARISSIMI CITTADINI 5 STELLE,OCCORRE TRASCINARE CON LOTTE E MOTIVAZIONI IL POPOLO IN PIAZZA E NON NEI LOCALI TIPO PALAZZO CELESTINI E BISOGNA TRASCINARE LA GENTE FUORI DALLA PROPRIE ABITAZIONI CON LA FORZA DELLE MOTIVAZIONI SERIE E COSTRUTTIVE E DIANO LA SENZAZIONE DI ESSERE CREDUTI E COMPRESI E VERI….AI MIEI TEMPI E PARLO DEGLI ANNI ’70/’80,ANCHE SE ERAVAMO PICCOLI ,PORTAVAMO IN PIAZZA TNATA DI QUELLA GENTE CHE ERA UN PIACERE MONTARE UN PICCOLISSIMO PALCHETTO E UN MISERO IMPIANTO VOCE SCASSATO MA CHE COMUNQUE RAGGIUNGEVA LA MENTE E SOPRATUTTO I CUORI DELLE PERSONE…DEL POPOLO !!!!! QUESTO OCCORRE FARE OLTRE CHE PARLARE DEL PARLAMENTO DI ROMA…OCCORRE PARLARE PRINCIPALMENTE AL PARLAMENTO TERRITORIALE FATTO DA PERSONE CHE NON LAVORANO E CHE A STENTO RIESCONO A VIVERE….NON LO DIMENTICARE !!!!!! COMPAGNO CITTADINO.

    Compagno Cittadino 24/01/2014 14:34 Rispondi
    • Carissimo “compagno cittadino”,
      Grazie dell’incitamento,io sono sceso in campo perchè ero stanco di demandare agl’altri quello che dovevo fare io dall’inizio.
      Parlo per me, ogni settimana,cerchiamo di affrontare problematiche del territorio.
      Non abbiamo mezzi economici per volantini e manifesti,oppure per organizzare manifestazioni per spronare la cittadinanza,a partecipare attivamente alle tematiche del proprio territorio, se non i banchetti e la stampa.
      Faremo ancora banchetti informativi, per informare la gente,
      nonostante trascuro molto del mio tempo, che dovrei dedicare alla mia famiglia.
      Invito i ragazzi con spirito di altruismo a partecipare ai nostri meetup.( non è una cosa astratto,o chi sa che cosa,è un’incontro di persone che discutono di problemi del territorio o nazionali)
      Gli attivisti dei Sipontini a 5 Stelle, si mettono in gioco senza interesse alcuno,ma semplicemente per il bene comune.
      Se volete partecipare vi invito a iscrivervi al http://www.meetup.com/Sipontinia5Stelle/.

      cittadino a 5 stelle 24/01/2014 17:40 Rispondi
  • Sono in piena armonia con il lettore Paolo e aggiungo che occorre conoscere bene la materia pesca e tutti i torti che hanno subito in questi anni i ” poveri ” pescatori di Manfredonia. S

    Mach Winner Bronx 24/01/2014 14:17 Rispondi
  • Va bene pubblicare articoli dettagliati sugli obblighi non rispettati, però consiglio ai Sipontini a 5 stelle di fare un passo in più, ossia dialogare con i pescatori e con le loro cooperative per capire da loro quali sono le cause dello stato di crisi del settore pesca e individuare insieme le possibili soluzioni. E’ banale, ma solo ascoltando la voce di chi opera tutti i giorni sul campo si comprendono i problemi, non standosene chiusi nei circoli di partito.

    Paolo 24/01/2014 13:36 Rispondi

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