La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta, presentata da alcuni consigli regionali, di referendum abrogativo della riforma della geografia giudiziaria. A chiedere il referendum, voluta dal governo Monti e portata avanti dall’esecutivo Letta,con il taglio di circa mille tra tribunali minori, sezioni distaccate di Corte d’appello e uffici giudice di pace,erano state 9 Regioni: Abruzzo, Piemonte, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia,Campania, Liguria, Basilicata e Calabria. Il commento del consigliere regionale Anna Nuzziello: “Come potrà la gente continuare a confidare nella presenza delle istituzioni nel territorio se la Corte costituzionale avalla l’operato del Governo che ha deciso di tagliare circa mille tribunali minori tra cui quello di Lucera?” Sono i primi commenti di Anna Nuzziello, consigliere regionale de La Puglia Per Vendola alla notizia che la Consulta ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo della riforma della geografia giudiziaria, proposta da nove regioni tra cui la Puglia per evitare il taglio di circa mille tra tribunali minori, sezioni distaccate di Corte d’appello e uffici giudice di pace”.
“Nell’attesa della motivazione della sentenza – ha aggiunto Nuzziello – bisogna fare una serie riflessione politica sulla vicenda, perché un Governo che si definisca democratico non può ignorare quella che è la volontà di ben nove regioni, quasi la metà di quelle italiane. Il diritto alla giustizia è sancito dalla nostra Costituzione e in questa maniera viene seriamente compromesso, senza contare l’ovvio malcontento della popolazione, delle associazioni degli avvocati e degli operatori della giustizia. Come si potrà, senza il Tribunale di Lucera e tutte le sezioni distaccate del suo Circondario, oltre che numerosissime sedi di Uffici del Giudice di Pace, controllare un territorio vasto come quello dei Monti Dauni e soprattutto del Gargano, una zona che vive un momento critico di lotta alla criminalità organizzata, che solo con la costante presenza della procura lucerina si poteva arginare? All’indomani della lettura delle motivazioni bisognerà ancora una volta creare una rete ed una sinergia per fare fronte comune dal punto di vista politico ed istituzionale, ma il tempo stringe e garantire un diritto sancito dalla Costituzione come quello alla giustizia non permette deroghe”