“Non mi appassiona il dibattito sull’opportunità o meno di discutere di legge elettorale anche con Berlusconi. Mi interessa di piu’ il problema politico e cioe’ se su una materia di questo tipo si possa procedere, dialogando con Forza Italia, senza prima aver condiviso una proposta con il resto della coalizione di governo. Nessuno chiede che la legge elettorale passi a colpi di maggioranza ma neanche si puo’ pensare di approvarla senza un’intesa preventiva tra gli alleati di governo, a meno che non si metta nel conto la crisi e le elezioni anticipate. Ricordo a tutti che il governo Prodi cadde proprio perche’non si fecero tutti gli sforzi per trovare sulla legge elettorale una convergenza dentro la maggioranza. Si parta allora da chi sostiene Letta per poi costruire le condizioni per il sostegno delle altre forze politiche”. E’ quanto scrive, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.
“D’altronde – prosegue Bordo – sarebbe possibile un’intesa con gli alleati di governo, visto che Alfano ha dichiarato di condividere una delle tre proposte di legge elettorale avanzate dal PD e cioè quella del cosiddetto ‘sindaco d’Italia’. Perche’, allora, non concentrarsi su questo modello invece di inseguire spasmodicamente l’intesa con Berlusconi? A parole– dice Bordo – tutti continuano a dirsi favorevoli a una legge che consenta di sapere chi ha vinto e chi ha perso la sera stessa delle elezioni e che restituisca ai cittadini la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare. Poi, pero’, non si agisce di conseguenza”. “
Concentriamoci allora su doppio turno e preferenze. Quella del ‘sindaco d’Italia’ e’ una legge che sta funzionando bene assicurando stabilità ai governi locali. Al contrario, il ‘modello spagnolo’ riproporrebbe il problema delle liste bloccate mentre il ‘mattarellum’ quello dei ‘catapultati’ nei collegi sicuri. Entrambi i sistemi poi non garantirebbero la stabilita’necessaria, visto che con il mattarellum, ad esempio, sono caduti sia il governo Berlusconi che il governo Prodi” conclude Bordo.
Sarebbe ottimo il sistema ‘Sindaco d’Italia’ cioè quello basato sull’elezione diretta del premier. Tuttavia credo che sia necessario passare dal sistema parlamentare, attualmente in vigore, a quello presidenziale. quindi una modifica costituzionale, con in più la rimodulazione del ruolo del Presidente della Repubblica. Con i gravi problemi attuali, questo mi sembra davvero l’ultimo.
Onorevole ti preoccupi troppo della legge elettorale…HAI DELUSO…!!NON AVRAI MICA IL CORAGGIO DI RIPRESENTARTI??