Per dieci minuti, Chiara Gamberale, Feltrinelli, 2013, pag.185
Dieci minuti, fare per dieci minuti al giorno qualcosa che non si è mai fatta prima. Una prescrizione insolita, ma a quanto pare efficace, quella dell’analista di Chiara, omonima dell’autrice del romanzo. Una sorta di impegno quotidiano che aiuterà la protagonista ad allontanare la sua mente “da un dolore vivissimo”, la separazione da suo marito.
E così Chiara ogni giorno, per un mese, si impegna a passare dieci minuti facendo qualcosa di strano come laccarsi le unghie di fucsia, preparare i pancakes, camminare all’indietro, suonare il violino, riscoprire il Natale… Una serie di cose mai fatte prima, che aiutano la protagonista ad abituarsi al cambiamento al quale improvvisamente è stata sottoposta la sua vita.
La morale sembra essere che tutti abbiamo paura dei cambiamenti, e vorremmo che nulla cambiasse mai, ma il cambiamento fa parte della vita e, per quanto possa spaventare, a volte è necessario. Con questo racconto Chiara Gamberale, autrice di tanti libri di successo, ci incoraggia a dare una svolta alla nostra vita anche non in conseguenza di un trauma, cercare ogni giorno qualcosa che ci faccia rompere gli schemi nei quali siamo ingabbiati, percorrere un solco diverso da quello consueto, guardarci intorno e uscire dalla nostra “Egoland”, avvicinandoci a chi ci circonda e non vediamo.
Mariantonietta Di Sabato