La scomparsa dell’allora sedicenne Alessandro Ciavarrella, per Antonio di Iasio, Sindaco di Monte Sant’Angelo, “è una ferita ancora aperta nei cuori di tutta la comunità. Una sconfitta sociale. Siamo vicini alla famiglia, tutta la comunità è vicina alla famiglia Ciavarrella. Non dimenticheremo questa brutta giornata, non dimenticheremo mai l’11 gennaio. Mi unisco all’appello fatto dall’Associazione Penelope: chiediamo alle forze dell’ordine e ai media, di non spegnere mai la luce su questa vicenda. Non smettiamo di cercare la verità!”
Sono le parole del primo cittadino di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio, in occasione dell’11 gennaio 2014, 5 anni dopo la scomparsa (11 gennaio 2009) di Alessandro Ciavarrella, il sedicenne di Monte Sant’Angelo, che da quella domenica mattina non ha più fatto ritorno a casa.
Da allora fiaccolate, incontri pubblici, tv nazionali che si sono occupate del caso, ricerche con georadar e cani dal fiuto molecolare. Ma niente. Nessuna novità sul caso.
Proprio un anno fa, il Sindaco di Iasio incontrava la mamma di Alessandro, Rosa, che si diceva “profondamente addolorata, ma non mi rassegno. Continuo a cercare la verità su quanto è accaduto a mio figlio. È diritto di una madre sapere, per questo non mi stancherò mai di chiedere a chiunque sappia di farsi avanti, anche in maniera anonima. Vi chiediamo di aiutarci. Io e la mia famiglia abbiamo bisogno di conoscere la verità, abbiamo diritto ad un po’ di pace, perché non si può vivere in questo stato di dolorosa e atroce incertezza”.
Di Iasio ha chiamato la mamma di Alessandro, Rosa, e nella telefonata gli ha espresso tutta la vicinanza e la solidarietà dell’intera comunità: “Ho sentito la mamma di Alessandro, Rosa, per farle sentire l’abbraccio di tutta la comunità di Monte Sant’Angelo. La comunità sia vicina alla famiglia Ciavarrella”.
L’appello si ripete anche in occasione del quinto anno dalla scomparsa: “Aiutateci a trovare Alessandro”.
Ufficio Stampa Comune Monte Sant’Angelo