La convocazione di un consiglio camerale monotematico, aperto alle forze sociali, economiche e politiche sulla vicenda dell’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare con sede a Foggia. E’ quanto chiedono le associazioni dei consumatori Adiconsum e Lega Consumatori di Foggia in una lettera inviata al presidente della Camera di commercio di Foggia, Fabio Porreca. L’Authority era stata istituita, con legge dello Stato, nell’anno 2007, al fine di tutelare la sicurezza agroalimentare degli italiani, ma sino ad oggi non è mai entrata in funzione perché non sono stati emanati i necessari provvedimenti attuativi. «Si tratta di una grave mancanza – sottolineano i presidenti provinciali di Adiconsum e Lega Consumatori, Giuseppe Potenza e Maria Buono – perché in Italia, come negli altri Paesi Europei, quest’Authority dovrebbe essere l’unico interlocutore dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) di Parma e fare da coordinamento tra tutte le Istituzioni, sia del Ministero della salute sia del Ministero delle politiche agricole, per i compiti di prevenzione e contrasto dei rischi relativi alla sicurezza alimentare umana e animale. Invece, ad ormai sette anni dall’istituzione, l’Authority italiana non è ancora operativa, lasciando il nostro Paese, unico in Europa, privo di questo presidio”.
Secondo Adiconsum e Lega Consumatori, «questo è il momento di riaprire la questione, ponendola con forza all’attenzione del Parlamento, del Governo, del Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, e della Regione Puglia affinché si possa, attraverso una rinnovata mobilitazione, raggiungere l’auspicata apertura. A tal fine, è opportuno che tutti gli attori sociali, economici e politici del territorio provinciale e regionale, supportando l’impegno messo in atto dai Parlamentari locali, che sono oggi tutti espressione della maggioranza che sostiene il Governo, si attivino con il Governo Letta per la risoluzione della problematica. In questa direzione, riteniamo – concludono Adiconsum e Lega Consumatori – che la spinta propulsiva della Cciaa possa essere decisiva per imprimere una forte accelerazione verso la riuscita di questa battaglia, che non è solo territoriale ma dell’intero Paese».