Mercoledì 20 Novembre 2024

"Meno 9 e poi boom": arrestato per stalking giovane operaio di Cerignola

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L’uomo si è “infatuato” della giovane imprenditrice, la quale, fin da subito, aveva messo le cose in chiaro, facendo capire allo stesso che non ci sarebbe stato nulla al di fuori di una semplice amicizia e collaborazione. Tutta è andato per il meglio fino a quando, l’otto dicembre scorso, la donna non ha comunicato all’arrestato di aver intrapreso una relazione sentimentale

Lo hanno arrestato mentre chattava con la mamma della sua vittima, mentre le confidava di essersi perdutamente innamorato della figlia. Con l’accusa di stalking e tentata estorsione gli agenti di polizia di Cerignola, hanno stretto le manette ai polsi di Gennaro Rizzo, giovane operaio vitivinicolo del centro ofantino. La vittima è una giovane donna di 32 anni, da poco trasferitasi a Cerignola, dove, oltre ad aver rilevato l’azienda agricola del padre, ha avviato una nuova cantina vinicola, creando nuovi posti di lavoro per i giovani del basso tavoliere. Ed è proprio in questa circostanza che ha conosciuto Rizzo che si da subito si è dimostrato disponibile con la donna, aiutandola anche nei lavori manuali dell’azienda, ma soprattutto facendole trascorrere un po’ di tempo in compagnia di alcuni amici o facendo con lei qualche uscita fuori porta. E’ stato in questo modo che l’uomo, giorno dopo giorno, si è “infatuato” della giovane imprenditrice, la quale, fin da subito, aveva messo le cose in chiaro, facendo capire allo stesso che non ci sarebbe stato nulla al di fuori di una semplice amicizia e collaborazione. Tutta è andato per il meglio fino a quando, l’otto dicembre scorso, la donna non ha comunicato all’arrestato di aver intrapreso una relazione sentimentale. Da quella sera sono cominciati una serie di avvenimenti “strani” contro la donna e la sua famiglia. Proprio quella sera, subito dopo che la ragazza aveva lasciato la sua abitazione, il padre aveva udito dei rumori provenire dal vicino terreno, coltivato a vigneto. Uscito di casa per controllare cosa stesse accadendo, non riusciva a scorgere nessuno, anche se, suo malgrado, si è visto precipitare sulla testa alcune pietre e zolle di terreno, accompagnate da strane urla provenire dalla medesima direzione. Successivamente a questo avvenimento, la donna ha subìto il danneggiamento dei tiranti di un suo terreno coltivato a vigneto e dell’autovettura di proprietà del proprio padre, tutti regolarmente denunciati. Impaurita per quanto le stesse accadendo, la donna si confidava nuovamente con Rizzo, il quale, nell’occasione, oltre ad esternarle la sua gelosia nei confronti del suo nuovo fidanzato, tentava di far ricadere sullo stesso le colpe dei danneggiamenti subìti. La donna, a questo punto, comprendendo che con Gennaro Rizzo non ci poteva più essere nulla, decideva di troncare qualsiasi tipo di rapporto. Questo mandava su tutte le furie il giovane innamorato che cominciava a molestare la donna tramite sms o attraverso i social network. Il tutto è andato avanti in questo modo fino al giorno di San Silvestro, quando, all’ora di pranzo, sia la giovane donna che il padre, ricevevano due messaggi anonimi, dove venivano apostrofati entrambi con parole volgari e nei quali vi era anche una richiesta di 100 mila euro da pagare entro 10 giorni, altrimenti ci sarebbe stata un’esplosione. Durante la notte sia la donna che il padre ricevevano delle telefonate anonime, alle quali non rispondevano; il giorno di capodanno, invece, intorno all’ora di pranzo, ricevevano ulteriore sms con la scritta “meno 9 poi boom”. La stessa cosa si ripeteva nei giorni a seguire, fino al 4 gennaio scorso, quando gli agenti di Polizia di Cerignola, che nel frattempo avevano attivato una serie di attività tecniche per risalire al responsabile degli eventi, non hanno chiuso il cerchio intorno al giovane, il quale veniva immortalato, da una telecamera del sistema di video-sorveglianza in uso alla sala operativa del Comando Polizia Municipale del Comune di Cerignola, mentre digitava gli ultimi SMS ed effettuava le ultime telefonate anonime. I Poliziotti, dopo aver visualizzato le immagini, si recavano presso il domicilio dello stesso non trovandolo in casa. Ritornavano in serata, sorprendendolo mentre chattava proprio con la mamma della sua amata, alla quale cercava di far capire quanto grande fosse l’amore che provava per la figlia e quanto gli facesse male sapere che fosse finita in mani poco sicure. Con la polizia si è poi giustificato sostenendo di aver scherzato, ma di essere perdutamente innamorato della donna.

 

 

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Capitanata · News

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