Storia della settimana di Tecla Piemontese
Città: Foggia
Titolo della storia: La bambina della foto
La tua storia:
Ho trovato per caso questa foto sul sito “Come eravamo dell’I.C. “Giordani De Sanctis” di Manfredonia e mi sono riconosciuta nella bambina al centro della foto, con i fiori in mano.
La foto fu fatta nel 1958 in occasione dei festeggiamenti all’Ispettore Luigi Rogato e al Direttore Didattico Antonio Valente nella mensa della Scuola e la bambina-alunna che ha recitato poesie per i festeggiamenti ero io, Tecla Piemontese, figlia degli insegnanti elementari Biagio Piemontese, il primo a sinistra, ed Eglantina Fatigato, la terza a sinistra, insegnanti entrambi della Scuola elementare “Bozzelli”.Ho descritto questa giornata per me immemorabile nel mio romanzo”Ninella- Storie di donne di tre generazioni” , inedito, che ho dedicato alla storia d’amore dei miei genitori e ai nostri “Happy days” trascorsi a Manfredonia negli anni ’50.
Vi invio uno stralcio della descrizione di questa foto tratta dal romanzo da me scritto:
“..Fu memorabile la festa organizzata presso la scuola elementare “De Sanctis”, nel locale della mensa, per il cambio del direttore didattico della scuola “Bozzelli”. L’amato direttore Luigi Rogato, amico dei suoi genitori e che tanto li aveva supportati durante la malattia di Biagio, andava in pensione e al suo posto subentrava il direttore Antonio Valente, anche lui un caro collega. Il giorno del grande passaggio di testimone la sala fu addobbata con striscioni e cartelli “W Rogato” o “W Valente”, il palco preparato per le recite. Le maestre erano tutte molto eleganti. Eglantina, che aveva indossato il cappotto nero con pelliccia e il cappello di velluto con veletta un po’ trasversale sulla testa, impartiva agli alunni le ultime raccomandazioni per le celebrazioni. Fu il “Lelia day”. La bambina, timida ma audace al tempo stesso, con la coda di cavallo legata da un grande fiocco, recitò poesie e lesse il saluto che maestri e alunni dedicavano al direttore Rogato”.
Gentile redazione,
come posso avere la copia cartacea di questo numero di “Manfredonia news”? Ho cercato il giornale a Manfredonia presso il “Café des Artistes”, dove lo prendevo fino a qualche tempo fa, ma non l’ho trovato. Il giornale è solo on line o c’è il cartaceo, come prima? Poichè ho pubblicato la “Bambina della foto” con parte della mia storia, ci terrei a conservare la copia di questo numero. Ringrazio in anticipo e saluto cordialmente,
Tecla Piemontese
Gentile redazione, sono il nipote di una delle maestre inquadrate nella foto( PACILLO Antonietta) e ricordo anche con grande piacere alcune delle figure che sono con lei ( CONTEDUCA e MAZZONE). Nonostante io sia a GENOVA dove sono nato e cresciuto ( ho 53 anni) ho rivissuto attraverso la vostra foto, spezzoni della mia serenissima infanzia a Manfredonia d’estate. Grazie
Chi legge la storia di questa settimana “La bambina della foto” percepisce si tratti di malinconia del tempo perduto e della città di Manfredonia da parte di una signora di una certa età che,casualmente, ha trovato su un sito la sua foto di bambina durante una recita scolastica. Ma la foto non è solo questo:è lo spartiacque di due momenti della mia esistenza.La foto fu scattata nel 1958,poi con la mia famiglia lasciammo Manfredonia per trasferirci a Foggia e tutto non fu più come prima. Infatti pochi anni dopo,nel 1963, i miei genitori morirono in un incidente d’auto ad Amendola ed io e mia sorella Teresa perdemmo loro e la nostra adolescenza. Ecco perchè quella foto e Manfredonia stessa non è solo un momento della mia vita, ma “il mio momento”,quello della felicità pura,della gioia che si vive quando si è protetti dai genitori. Dopo la vita continua, ma l’orfano dolore è per sempre. Tecla
Sono Dina Valente e sono la figlia del Direttore Valente ripresa anche nella foto (sono quella con il basco in testa).
Mi sono commossa nel leggere la drammatica vicenda dei tuoi genitori morti entrambi in un incidente d’auto. Ricordo quell’episodio perchè frequentavo il liceo con tuo fratello,mio carissimo amico. Mi piacerebbe ricevere notizie di Michele, puoi darmele? grazie un grosso abbraccio Dina
Mi ricordo benissimo di te, eri una bellissima ragazza, bionda, con gli occhi azzurri. Tuo padre, Tonino Valente, ritornò sulla nostra strada a Napoli, in occasione di un Concorso Magistrale a cui partecipavamo io e mia sorella Teresa. Lui era nella commissione di Maria Teresa, si ricordò di noi, e l’aiutò molto.Ora io sono in pensione e aono stata docente di Inglese all’Istituto “Blaise Pascal” di Foggia. Sono sposata, con tre figlie ormai adulte. Maria Teresa vive a Napoli, anche lei in pensione e Lino..! Potrei scrivere una telenovela su di lui. Gli farò leggere prima quello che hai scritto tu, ricordo aveva un debole per te, poi ti risponderò più a lungo. Se vuoi. Puoi rispondermi sulla mia mail:teclapiemontese@libero.it
Ricambio il tuo abbraccio, Tecla
…..ed io…la sorellina troppo piccola per recitare,relegata impietosamente in secondo piano,furiosamente gelosa di Leila la protagonista,non riuscivo a gustare appieno il dolcissimo sapore di quell’indimenticabile giornata!Non potevo sapere che stavo vivendo l’ultimo momento veramente felice della mia esistenza,un momento,impresso in quella foto il cui ricordo sarebbe annegato nell’immenso mare del mio orfano dolore.
il nostro amaro Amarcord ,mio e di Tecla,si tinge però di una incoffessata speranza…..la speranza di tornare a vivere nella nostra Manfredonia,ignara testimone del nostro indimendicato bel “tempo perduto”.Ci scalda il cuore questa nostra nostra nostalgica ….follia!!!